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Enel Green Power S.p.A.http://www.enelgreenpower.com/it/(“EGP”), la nuova società del Gruppo Enel dedicata alla gestione e allo sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia e nel mondo, è stata presentata oggi ad analisti finanziari e investitori istituzionali dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, Fulvio Conti, e dal Presidente di EGP, Francesco Starace.
”Enel Green Power, a pochi mesi dalla nascita, si posiziona come azienda leader nelle rinnovabili – ha detto Conti nel suo intervento introduttivo – un protagonista con ottimi risultati e un ambizioso piano di sviluppo, al quale potranno partecipare fondi istituzionali interessati a investire in un settore in forte crescita”.
EGP, infatti, si classifica ai primi posti al mondo con 17,2 miliardi di chilowattora prodotti nel 2008, in grado di soddisfare i consumi di circa 6,5 milioni di famiglie e di evitare ogni anno l’emissione di 13 milioni di tonnellate di CO2. Il cash flow della Società é positivo sin dal primo anno, grazie ad un Ebitda di 1.188 milioni di euro generato nel 2008. EGP ha un piano di sviluppo per aggiungere ai circa 4.500 MW attualmente installati, circa 1.900 MW ulteriori entro il 2013, con investimenti pari a 3,7 miliardi di euro.
Un mix di tecnologie ben bilanciato
Primo punto di forza di EGP è la diversificazione tecnologica degli impianti, con una capacità installata in campo idroelettrico ad acqua fluente (2.500 MW), geotermico (700 MW), eolico (1.200 MW), solare e biomasse. Questo particolare mix garantisce una producibilità per MW installato – il cosiddetto load factor – superiore alla media del settore e prossima al 50%, cui si accompagna una bassa dipendenza dai sistemi di incentivazione, inferiore al 30%. Grazie in particolare alla rilevanza degli impianti geotermici e idroelettrici, il mix tecnologico della Società genera un Ebitda pari a 278.000 euro per MW, decisamente al di sopra della media del settore.
Una presenza geografica diversificata
Gli impianti operativi e i progetti in stato di avanzato sviluppo di EGP sono collocati in 16 paesi in Europa e nel continente americano. Tale diversificazione geografica consente di massimizzare le opzioni strategiche di crescita e contestualmente di minimizzare i rischi regolatori e di paese. Ogni paese nel quale opera EGP adotta infatti differenti schemi di incentivazione, a seconda delle fonti impiegate. In Italia, dove prevale la presenza di EGP nell’idroelettrico fluente e nel geotermico, solo il 24% dell’energia prodotta dalla Società è incentivata. In Spagna, dove EGP possiede per la maggior parte impianti eolici attraverso la joint-venture Eufer, la produzione è interamente incentivata attraverso la leva tariffaria. La situazione in Francia e Grecia è identica a quella della Spagna, mentre in Nord America il 50% della produzione di EGP riceve incentivi sotto forma di sgravi fiscali. Nei Paesi dell’America Latina gli impianti idroelettrici di cui EGP è titolare non fruiscono invece di alcuna forma di incentivazione.
Una pipeline di progetti ricca e flessibile
Negli ultimi anni lo scenario energetico è stato caratterizzato da una forte crescita dei consumi e da una grande attenzione alle tematiche legate al cambiamento climatico. In base alle previsioni, nel periodo compreso tra il 2006 e il 2030 la domanda globale di energia dovrebbe aumentare del 45% e le emissioni di gas serra del 46%. Per le fonti rinnovabili, le stime più prudenti dell’IEA prevedono impianti per 700.000 nuovi MW che saranno installati da qui al 2020, mentre in uno scenario in cui il committment mondiale per la lotta al cambiamento climatico diventi ancora più forte, le stesse stime parlano di più di 1.900.000 nuovi MW, ossia di un sostanziale raddoppio della capacità attualmente installata.
In questo contesto, EGP dispone di un ricco portafoglio di progetti a vari stadi di sviluppo, che le consentono di gestire con flessibilità la crescita, cogliendo le migliori opportunità. Si tratta di una pipeline di 16.700 MW che copre ampiamente il piano di sviluppo di EGP, dando la possibilità al management di selezionare i progetti migliori sia in termini strategici che di profittabilità. Al momento, la pipeline supporta una maggiore crescita in campo eolico, ma esistono interessanti opportunità anche nelle altre tecnologie.
Risultati economico-finanziari in crescita già nel 2008
Nel 2008 EGP ha conseguito ricavi per 1.852 milioni di euro, con un incremento del 20% rispetto ai 1.536 milioni di euro del 2007, grazie all’aumento della produzione e della capacità installata. Anche l’Ebitda (margine operativo lordo) registra un’analoga percentuale di crescita, attestandosi a 1.188 milioni di euro a fronte dei 989 milioni di euro dell’anno precedente. L’Ebit (risultato operativo) si è attestato a 772 milioni di euro, in crescita del 27% rispetto ai 608 milioni di euro del 2007. EGP conta attualmente più di 2.500 dipendenti altamente specializzati nel settore, in Italia e nel mondo.
Il piano industriale 2009-2013
Il piano industriale 2009 – 2013 prevede un aumento di circa 1.900 MW della capacità installata, che dovrebbe passare dai circa 4.500 MW attuali ai circa 6.400 MW del 2013, con una crescita principalmente nell’eolico (+ 1.600 MW). A fronte della crescita programmata, sono previsti investimenti per 3,7 miliardi di euro.
Per quanto riguarda la produzione, il piano in questione prevede un incremento del 32% a 22,7 TWh dai 17,2 TWh attuali. L’80% della crescita sarà concentrata sull’eolico, che al 2013 si prevede passerà dal 12% al 28% della produzione totale, permettendo così a EGP di ottenere un mix più bilanciato fra le tre principali tecnologie: 44% idroelettrico, 28% eolico e 26% geotermico.
EGP investirà nei prossimi anni in campo solare sia sviluppando parchi fotovoltaici in Italia e all’estero, sia stringendo partnership strategiche con operatori mondiali del settore. Con Enel.si, la società controllata da EGP leader nazionale in campo solare, verrà inoltre sviluppato un piano di crescita nella microgenerazione distribuita con un portafoglio di prodotti basato su diverse tecnologie: fotovoltaico, minieolico e geotermico.
Nell’ambito del piano è previsto che la produzione all’estero passi dall’attuale 37% al 47% del totale, contribuendo per il 60% alla crescita dell’Ebitda. L’Italia rimarrà comunque il paese più rilevante per presenza (53% della produzione di energia) e per generazione complessiva di Ebitda (65%).
I ricavi sono previsti in crescita del 50% a circa 2,9 miliardi di euro (a fronte degli attuali 1.852 milioni di euro), con un Ebitda di 1,6 miliardi di euro, in crescita di circa il 35% rispetto ai 1.188 milioni del 2008.
Indicatori alternativi di performance
Nel presente comunicato è utilizzato un “indicatore alternativo di performance” (trattasi dell’Ebitda) non previsto dai principi contabili IFRS-EU, il cui significato e contenuto, in linea con la raccomandazione CESR/05-178b pubblicata il 3 novembre 2005, viene di seguito illustrato.
L’Ebitda (margine operativo lordo) rappresenta per EGP un indicatore della performance operativa ed è calcolato sommando al “Risultato operativo” gli “Ammortamenti e perdite di valore”.
Tags: economia, EnelGreenPower, energiarinnovabile, finanza, mercato
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