La Fiera di Rinimi sarà teatro del primo evento tutto dedicato a packaging e processi produttivi, in un grande evento con ben 180 espositori, per una grande area espositiva di 30 mila metri quadri. Organizzata, oltre che da Rimini Fiere, anche da UCIMA, renderà possibile ai visitatori la visione dei macchinari dedicati al confezionamento di differenti prodotti, divisi per macro aree.

Le 4 aree espositive saranno infatti: settore chimico, settore alimentare, settore beverage e imballaggi per logistica. In tali aree saranno in evidenza i più moderni macchinari dedicati al processamento dei prodotti nelle catene automatizzate, al 90%, grazie a robot molto complessi.

Il packaging infatti, come molti sanno, rappresenta sempre di più uno step fondamentale nel marketing e nel market-placement di un prodotto. La scatola deve comunicare molte cose, e non solo cosa contiene. Tramite la confezione, i marchi più prestigiosi vogliono comunicare al cliente finale che il prodotto è quello adatto a loro, il migliore, il più curato. Il packaging e la sua importanza sono rilevabili tutti i giorni semplicemente facendo la spesa al supermercato, quando tra gli scaffali troviamo mille marche diverse per il medesimo prodotto, come il latte, che nella fattispecie è propio uno dei prodotti in cui il packaging si è rivoluzionato maggiormente. Ricordiamo ad esempio il tetra pack, invenzione tutta italiana che si è evoluto negli anni fino al pack con tappo in plastica, presente ormai negli scaffali anche delle più piccole botteghe, che di fatto è un packaging estremamente complesso per un prodotto semplicissimo!

Ma il packaging non riverte un ruolo importante solo per i beni alimentari negli scaffali del supermercato, pensiamo infatti ad oggetti tecnologici come i cellulari: la loro confezione deve contemporaneamente assolvere a moltissimi scopi: deve proteggere il contenuto dagli urti, deve essere estremamente gradevole e curata e valorizzare al massimo il bene per incrementare le vendite ed aumentare il valore percepito dal cliente.

Per contro, non possiamo escludere i danni che un packaging eccessivo e selvaggio come quello di oggi crea all’ambiente. In un solo giorno una mersona può produrre anche 1 kg di immondizia semplicemente per ciò che mangia, e proprio per questo spero vivamente che al nuovo salone verranno proposte soluzioni che tengano conto della natura e delle problematiche che il consumismo sfrenato causa, anche a causa del packaging. Il sito della manifestazione è http://www.packologyexpo.com/.

Chiaramente è compreso un grande programma ricco di convegni, seminari e work-shop grazie ai quali PACKOLOGY si guadagnerà l’autorevolezza di un evento formativo estremamente gradito ed utile non solo ai tecnici del settore ma anche alle aziende che devono improntare il proprio business in concomitanza con fattori importanti quali i processi di packaging. Nell’evento saranno infatti coinvolte GDO, multinazionali e responsabili nella
ricerca.

Sono attesi visitatori da tutta Europa, in quanto questo settore di nicchia seppur in continua evoluzione non ha ancora visto eventi di questa portata in passato, e l’Italia come sempre vuole primeggiare offrendo la massima qualità non solo nella sostanza ma anche nella forma, con esposizioni di alto livello ed i massimi esperti relatori.