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Compro Oro Firenze Le Leghe dell’ oro

Compro Oro Firenze – Leghe d’oro.
L’oro è altamente malleabile e, allo stato puro, si graffia molto facilmente. Per usi pratici, se non viene cioè usato solamente come riserva aurea in forma di lingotto, deve essere allegato con metalli meno nobili che lo rendono più resistente e meno soggetto ad usura. Nel corso dei millenni c’è stata una chiara evoluzione nell’impiego delle leghe: dall’uso di oro naturale,contenente sempre percentuali variabili d’argento tra 5 e 40% si è presto passati, soprattutto per migliorare il colore, alla vera e propria allegazione con il rame, che nell’oro naturalegiunge a percentuali che oscillano intorno al 2/3 % ed è combinato alle caratteristiche impurità di metalli del gruppo del platino: platino, osmio, iridio e rutenio. Solo dopo l’invenzione del metodo di purificazione dell’oro e con l’avvento della monetazione, vengono usate leghe standard, cioè di composizione regolare. L’oro raffinato venne in origine impiegato soprattutto per la monetazione, per garantire un valore fisso. Le più antiche monete d’oro sono quelle del re Creso (VII sec. a.C) e provengono da Sardi in Asia Minore. Il processo dipurificazione si diffuse gradatamente, non ovunque nello stesso periodo, ma in modo relativamente veloce in tutto il Mediterraneo, prendendo il posto dell’oro naturale non allegato e le leghe per gioielleria acquisirono così anch’esse composizioni regolari. La legapiù comune divenne quella contenente circa 10 % di argento e fu usata anche in periodo romano. Più tardi, l’oro venne allegato con argento e rame in percentuali variabili.
ORO
L’oro è sempre stato considerato il metallo più prezioso. E’ infatti l’unico metallo giallo e fin dai tempi più antichi veniva quindi connesso al culto solare. Già nell’età del Bronzo esisteva un intenso commercio di oro e gioielli, particolarmente sulle rotte mediterranee provenienti dalle regioni orientali. Gioielli eseguiti nelle più complesse tecniche di oreficeria – filigrana e granulazione – di provenienza prevalentemente medio-orientale venivano esportati in tutto il mondo conosciuto, in particolare dai Fenici. Il nome greco dell’oro è chrysos e deriva infatti da lingue semitiche: il suo significato dovrebbe essere "metallo giallo". Nel campo della metallurgia antica sono molti i termini estremamente arcaici che si sono mantenuti attraverso millenni e possono dare preziose indicazioni nelle ricerche metallurgiche.
Estrazione.
L’oro si trova in diversi tipi di depositi: fluviali, detritici o in giacimenti veri e propri. I metodi di estrazione usati nell’antichità si adattavano naturalmente al tipo di giacimento. L’oro fluviale veniva recuperato dalle sabbie aurifere in forma di pagliuzze ed ha ispirato, secondo Strabone,la leggenda del vello d’oro: in Colchide, velli di pecora venivano immersi nel fiume aurifero e la lanolina del pelo tratteneva le pagliuzze d’oro. La famosa miniera d’oro spagnola di Las Medullas, descritta da Plinio, è invece ungiacimento di tipo detritico e veniva coltivata con il metodo idraulico. Le grandi miniere d’oro della Nubia, descritte da Diodoro Siculo venivano invece scavate con il metodo classico e numerosissima mano d’opera.

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