Filtri a carboni attivi
Il carbonio è un elemento chimico presente da sempre in natura: i diamanti sono la forma più pura di carbonio, le molecole del nostro corpo sono costituite da catene di atomi di carbonio, ma la forma più conosciuta è sicuramente il carbone.
Il carbone ha proprietà depuranti conosciute fin dall’antichità: in India veniva usato per rendere l’acqua potabile, mentre in Egitto come agente depurante e adsorbente medico.
Non a caso, infatti, oggi il carbone viene impiegato nell’ambito della filtrazione, della purificazione, deodorizzazione e decolarazione di fluidi industriali.
Il carbone attivo
Il carbone attivo contiene carbonio amorfo e questo fa sì che abbia una struttura porosa e un’elevata area specifica, caratteristiche perfette per il suo impiego nella filtrazione industriale.
Il carbone attivo è un materiale microporoso, cioè composto da una rete di fessure e pori collegati tra loro. I pori sono molto piccoli, da <2 >1000 nanometri (10-9m), visibili unicamente con un microscopio elettronico a scansione.
Nel campo industriale i filtri a carboni attivi sono progettati per l’abbattimento di inquinanti contenenti elevate concentrazioni di solventi e particelle volatili – SOV: sostanze organiche volatili.
In questi particolari filtri, per aprire l’originaria rete di pori vegetali dei carboni attivi viene ossidata la matrice di atomi di carbonio; in questo modo il carbone risulta avere una superficie interna elevatissima (~1000 m2/g). Le molecole di gas contaminanti, presenti in un flusso d’aria, penetrano nei pori in superficie del carbone e si spostano verso quelli più interni, mediante il processo chiamato diffusione.
Il funzionamento dei filtri a carboni attivi prevede che, quando una molecola di gas urta un punto della superficie del carbone, si crea un’attrazione che non ne permette il rilascio.
Campi di applicazione dei filtri a carboni attivi
I filtri a carboni attivi sono consigliabili per tutte le attività industriali che prevedono operazioni di verniciatura, spalmatura, resinatura, adesivizzazione, impregnazione accoppiatura, litografia di substrati di vario tipo con prodotti a solvente. Operazioni di produzione di vernici, colle, adesivi, pitture e/o prodotti affini con solventi.
Vita dei filtri a carboni attivi
Per determinare la durata di un filtro a carboni attivi è necessario tenere in considerazione:
- la qualità dei carboni;
- l’umidità media dell’aria aspirata;
- la presenza o meno di fumi;
- la manutenzione.
Detto questo un filtro a carboni dura dalle 1000 alle 3000 ore di uso continuato; per allungare la vita del filtro si consiglia di fare un’opportuna e regolare manutenzione.