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Assemblea provinciale di Confcooperative

12/11/2010, Ravenna – E’ stato il presidente di Confcooperative Ravenna Raffaele Gordini ad aprire l’assemblea provinciale di Confcooperative.
Un’assemblea che, ogni anno, si ripete per fornire a soci e dirigenti uno strumento di partecipazione attiva e di confronto reciproco: «L’assemblea di quest’anno è molto significativa – ha sottolineato Raffaele Gordini, presidente di Confcooperative Ravenna – perché la crisi in atto ha messo in discussione tutte le certezze di ieri sia dal punto di vista della rappresentanza generale, sia dal punto di vista politico e economico. Proprio per questi motivi siamo chiamati oggi ad una riflessione più profonda sul ruolo della cooperazione e sulla forza che ha dimostrato di avere in questa difficile congiuntura». Dopo la relazione sui dati economici e sociali 2009/2010 del presidente, la parola è passata al sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, al presidente della Camera di Commercio, Gianfranco Bessi, e al presidente della Provincia, Francesco Giangrandi. Dopo i saluti delle istituzioni il professor Antonio Matacena, direttore del Master in Economia della Cooperazione dell’Università di Bologna, ha presentato la relazione «Cooperazione mutualistica e impresa sociale». «Il sistema di Confcooperative Ravenna – spiega Andrea Pazzi, direttore provinciale – ha solide basi di dialogo e confronto reciproco. La relazione sull’operato della nostra unione e i suggerimenti dei relatori saranno utili infatti ad aprire un dibattito cui potranno partecipare dirigenti e soci». Confcooperative Ravenna raccoglie 211 cooperative e ha le proprie sedi operative a Ravenna, Faenza e Lugo: «Solo nel 2010, in assoluta controtendenza rispetto alla situazione economica attuale, hanno chiesto di aderire a Confcooperative Ravenna 12 nuove cooperative – evidenza Pazzi -. E’ un elemento molto significativo che, unito alla sostanziale tenuta sul fronte del lavoro delle imprese cooperative (in molti casi ottenuto a scapito dei potenziali utili di bilancio), fornisce un quadro solido e positivo della nostra cooperazione. L’assemblea provinciale è stata quindi anche un’importante occasione per guardare al futuro e rimarcare il nostro deciso impegno nella formazione, nella ricerca e nello sviluppo di relazioni in rete e integrazioni sia a livello centrale che a livello di singola impresa». Il sistema di Confcooperative Ravenna – spiega Andrea Pazzi, direttore provinciale – ha solide basi di dialogo e confronto reciproco. La relazione sull’operato della nostra unione e i suggerimenti dei relatori saranno utili infatti ad aprire un dibattito cui potranno partecipare dirigenti e soci». Confcooperative Ravenna raccoglie 211 cooperative e ha le proprie sedi operative a Ravenna, Faenza e Lugo: «Solo nel 2010, in assoluta controtendenza rispetto alla situazione economica attuale, hanno chiesto di aderire a Confcooperative Ravenna 12 nuove cooperative – evidenza Pazzi -. E’ un elemento molto significativo che, unito alla sostanziale tenuta sul fronte del lavoro delle imprese cooperative (in molti casi ottenuto a scapito dei potenziali utili di bilancio), fornisce un quadro solido e positivo della nostra cooperazione. L’assemblea provinciale è stata quindi anche un’importante occasione per guardare al futuro e rimarcare il nostro deciso impegno nella formazione, nella ricerca e nello sviluppo di relazioni in rete e integrazioni sia a livello centrale che a livello di singola impresa».

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