Asset dell’oro e mercati azionari
Chi sono i nuovi investitori che scommettano sull’oro? sicuramente non i tradizionali compratori d’oro che utilizzano il prezioso bene rifugio come garanzia contro le crisi finanziarie e che probabilmente hanno ancora intatto il proprio investimento fatto anni or sono e del quale quasi si erano dimenticati se non fosse stato per tutto il gran chiasso fatto su televisioni e giornali a causa del ripetersi continuo dei continui massimi storici raggiunti dall’oro con una cadenza che in alcuni periodi è stata addirittura quotidiana. Certo è che se il clamore, è riuscito a svegliare chi nell’oro aveva già investito in tempi non sospetti senza nessun volontà di speculazione ma con il solo scopo di difendere il valore del proprio capitale dalle cicliche crisi economiche, figuriamoci se non ha svegliato chi della speculazione ne ha fatto un vero e proprio lavoro. E cosi è stato, nel giro di pochi anni il prezzo dell’oro è arrivato sulla luna mentre scrivo siamo intorno a quota 1400 dollari l’oncia, la spinta dei nuovi compratori d’oro, incalzati dalla profonda crisi finanziaria iniziata nel 2009, che ancora adesso non accenna ad esaurirsi, ha fatto crollare uno dopo l’altro tutti gli asset finanziari dell’economia virtuale che si erano creati negli ultimi decenni, oltretutto non è nemmeno detto che la spinta sull’oro sia arrivata alla sua massima forza, la congiuntura con l’inevitabile crescita economica di paesi demograficamente enormi come la Cina e l’India candidati ad essere grandissimi consumatori d’oro rischia di avere sul prezzo dell’oro un effetto moltiplicatore. Anche solo prendendo in considerazione l’aumento del consumo d’oro finalizzato a comparti tradizionali come l’industria elettronica e la gioielleria, la richiesta proveniente da questi paesi potrebbe portatre l’asticella della domanda d’oro a quote che al momento non sono nemmeno di facile previsione e probabilmente nemmeno possibili da soddisfare. Alcuni osservatori prevedano che la Cina continuando ai ritmi di estrazione attuali potrebbe arrivare all’esaurimento delle proprie risorse minierarie aurifere in pochi anni, anche se questo non avverrà per le probabili scoperte di nuovi giacimenti che potrebbero facilmente avvenire dato l’immensità del territorio asiatico, tali previsioni danno l’idea di quanto potrebbe ancora crescere il mercato dell’oro. In un contesto di questo tipo il prezzo del prezioso metallo giallo sembra essere destinato a salire fino a prezzi impossibili da sostenere dai settori produttivi che utilizzano l’oro, costringendoli a trovare soluzioni alternative ad il suo uso. La possibilità di una inversione di tendenza della corsa dell’oro potrebbe essere una vera ripresa economica globale, che si basi su beni e servizi reali, e che contribuisca a creare asset finanziari solidi come si è dimostrato essere l’oro, in questo caso si verrebbero a creare nuovi settori finanziari, che una volta conquistata la fiducia degli investitori potrebbero attrarre i capitali portando una diminuzione della pressione sull’oro. Qualcuno azzarda ipotesi non del tutto campate in aria, indicando nel settore dell’energia pulita e delle fonti rinnovabili il prossimo business che potrebbe essere protagonista dei futuri rally sui mercati azionari. Queste proiezioni sono sostenute da alcuni interessanti fattori, come i grossi investimenti già da tempo avviati in tale direzione da importanti multinazionali protagoniste della distribuzione di energia, un’altra considerazione che porta credibilità a queste tesi è che lo sviluppo dell’energia pulita rimane uno dei pochi settori nei quali le economie occidentali, ormai non più competitive nel comparto industriale, possano giocarsi una partita che ancora oggi li vede in una posizione di vantaggio rispetto alle sempre più forti e preponderanti economie asiatiche, che essendo assorbite nella fase di ridistribuzione della ricchezza che stanno velocemente accumulando non possano al momento preoccuparsi troppo dell’ambiente.