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Tra le varie tipologie d’impresa maggiormente diffuse in Italia e che hanno permesso lo sviluppo della piccola imprenditoria soprattutto a carattere locale, un ruolo di primo piano spetta sicuramente all’impresa familiare.Essa è definita come quel tipo d’impresa in cui collaborano in modo continuativo il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado dell’imprenditore titolare.Il legislatore riconosce a quest’ultimi:
Per quanto concerne la costituzione di un’impresa familiare per le norme fiscali è richiesta la costituzione per atto pubblico. Inoltre nell’atto costitutivo è necessario che i familiari collaboratori risultino nominativamente con l’indicazione del rapporto di parentela e di affinità all’imprenditoreL’imprenditore ha l’obbligo di riportare nella sua dichiarazione l’indicazione delle quote di partecipazione agli utili spettanti ai familiari collaboratori. Inoltre ogni familiare deve attestare nella propria dichiarazione la quota di utili percepiti
Il reddito prodotto dall’impresa familiare è imputato a ciascuno degli aventi diritto. La quota di utili complessivamente attribuibile ai collaboratori non può superare il 49% degli utili.Le perdite invece sono imputate solo all’imprenditore
Infine anche gli obblighi di natura previdenziale sono in capo all’imprenditore
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Tags: impresa
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