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Requisiti per aprire una Ludoteca e di un parco Giochi – Tutto Gonfiabili intervista

Requisiti per aprire una Ludoteca e di un parco Giochi
Tutto Gonfiabili intervista

Sono anni ormai che lavorando nel settore la Tutto Gonfiabili ha notato che i problemi in cui i soggetti incorrono per l’apertura di aree destinate a bambini sono per la stragrande maggioranza normativi e burocratici.

La legislazione Nazionale ha previsto che ogni singolo comune gestisse in maniera pressa poco autonoma quelle che sono le procedure per autorizzazioni ed i requisiti a tal uopo richiesti.
Non essendoci un assetto unitario in materia, chiaro, ma soprattutto omogeneo, molti sono i dislivelli che si creano.
Se da un lato ci sono comuni che per tale attività non richiedono che poche scartoffie, per altri la pratica è a dir poco gravosa.
Questo dislivello sembra in qualche modo ledere quella che è la pari opportunità dei soggetti per l’iniziativa economica privata.
A noi della Tutto Gonfiabili è sembrato opportuno approfondire questo delicato tema e cercare di chiarire quali siano se non altro le procedure standard da dover seguire.

Abbiamo così pensato di selezionare parchi, ludoteche, e le più belle aree per bambini e porre ai proprietari di queste strutture una mini intervista riguardante sia i servizi che offrono, sia quelle che sono state le loro vicissitudini burocratiche.
Il primo parco che abbiamo scelto di intervistare è il “Mondo dei divertimenti” della Sign.ra Balasini Cristina.
Il mondo dei Divertimenti” è uno splendido Parco Giochi situato a San Giorgio di Mantova, i servizi offerti sono vari.
Un’area baby per bambini da 0 a 3 anni, sala per compleanni, parco con giochi gonfiabili e per finire quello che il Parco offre è anche un servizio di doposcuola.
Abbiamo posto alla dolcissima Cristina, proprietaria della struttura, una serie di domande alle quali ci ha risposto con chiarezza e gentilezza.
Vi riportiamo, dunque, l’intervista punto per punto.
Tutto Gonfiabili: Cristina, ci potresti riassumere i motivi che ti hanno spinto ad avviare tale attività?
Cristina: Ho deciso di avviare questa attività per l’amore che ho per i bambini, ma in particolar modo perché anche io ho dei figli e nel paesino dove io vivo non c’è nulla per loro.
I parchi pubblici, i giardinetti spesso sono mal curati ed i genitori, io compresa, hanno paura di portare i loro bambini in questi luoghi e se pure questi fossero curati nei minimi particolari, sta di fatto che, nella stagione invernale, diventano poco accessibili per il freddo e per le piogge e quindi i bambini sono costretti a restare a casa.
Volevo appunto creare una opportunità per tutti i bambini, non solo per i miei, unendo così le due esigenze una da madre ed una che soddisfasse la mia passione.
Tutto Gonfiabili: Hai avuto conferma che questa tua necessità fosse un’esigenza comune?
Cristina: In realtà ho avuto anche di più di una conferma, ho avuto la sensazione che tutti non aspettassero altro.
Tutto Gonfiabili: Immaginiamo, dunque, che il tuo comune sia stato bene contento di aiutarti in questa impresa?
Cristina: Non è stato proprio così, vi confesso che ad un punto, mi sono vista così avvilita che mi era venuta voglia di lasciare tutto.
Tutto Gonfiabili: Parli del comune di San Giorgio di Mantova? Ti va di raccontarci la tua esperienza?
Cristina: certo…forse è anche opportuno che la gente sappia. Mi sono trovata ad affrontare una situazione angosciante, vi assicuro che è stato a dir poco difficile come esperienza, e menomale che parlano della “Semplificazione Amministrativa”.
Non è assolutamente così.
Parto facendo una importante premessa, che ad oggi sono contenta e lo rifarei altre mille volte, anche perché saprei come muovermi.
Mi sono rivolta al comune all’Ufficio Commercio ed anche allo Sportello unico per le imprese.
Ho presentato una planimetria dell’edifico che al catasto doveva essere inserita in una zona non industriale in modo tale che fosse utile per il commercio.
Insieme a questi documenti o poi dovuto presentare una serie di documenti che attestassero la sicurezza della struttura quali: relazioni su impianti elettrici, idraulici e la certificazione “CPI” cioè la certificazione di prevenzione incendi.
Ancora la documentazione che attestava il rispetto della normativa sulle barriere architettoniche, ho dovuto fare attenzione anche a quelle che erano le aperture luci che il locale doveva avere.
L’istallazione del bagno per disabili e successivamente c’è stato il controllo dell’ASL.
Tutto Gonfiabili: Quindi una documentazione che comunque è quasi di prassi, hai fatto anche richieste?
Cristina: Si, ho ricevuto l’autorizzazione per il pubblico esercizio e poi ho dovuto richiedere anche quella per la somministrazione di cibi e bevande, avendo anche all’interno del locale un bar e mi manca ancora la licenza per la somministrazione di alcolici.
Tutto Gonfiabili: Cosa non è andato bene in tutto questo iter burocratico?
Cristina: La disinformazione dei comuni e del personale, non ho ricevuto aiuto dallo Sportello unico per le imprese.
Credo che fin dall’inizio dovrebbero dare un foglio con una lista di documenti da presentare, ma loro ogni volta se ne inventavano una o perché prima non ne erano a conoscenza o perché sinceramente non ve lo saprei dire.
Un via vai dal comune che è durato mesi e che ad oggi non è ancora finito.
Aggiungiamoci poi la multa di 5000 euro per aver messo dei tavolini fuori dal locale ed il conseguente blocco della licenza per 4 giorni…insomma un vero danno economico e non.
Tutto Gonfiabili: Tu hai anche dei giochi gonfiabili all’interno dei tuoi locali, come è andata con l’assegnazione del famoso “codice identificativo”?
Cristina: Altra Odissea, le documentazioni non bastavano mai mi hanno richiesto un libro tecnico per ogni struttura, oltre alle altre mille documentazioni fornite, che in altri comuni bastano abbondantemente.
Mi hanno portato ad una spesa di € 2.500, aggiungete i € 650 dati alla commissione di vigilanza e vi renderete conto che la cifra che mi hanno fatto spendere è fuori da ogni criterio.
Tutto Gonfiabili: Ti hanno richiesto qualche qualifica in particolare per poter gestire una attività frequentata da bambini?
Cristina: No
Tutto Gonfiabili: Il dislivello di richieste a noi è già chiaro e dal momento che di interviste ne abbiamo già sviluppate di diverse anche chi legge le noterà nelle prossime che invieremo. Sembra che in molti punti siano stati esagerati ed in altri superficiali.
E’ proprio questo quello che vogliamo, noi crediamo sia opportuno che lo stato dia non solo una disciplina quadro che indirizzi i vari comuni, ma che ce ne sia una che sia valevole per tutti ed in ogni regione, senza così creare disparità di trattamento o di oneri.
Tutto Gonfiabili: Tutto sommato Cristina, pensi che il tuo sia stato un investimento come si suol dire “azzeccato”?
Cristina: Senza ombra di dubbio, gli affari vanno benissimo ho aperto appena effettivamente solo da un mese e già ho molte prenotazioni…per i bambini non si bada a spese! Ma poi la soddisfazione di vedere tutto ciò che ho creato materializzarsi e finalmente avviarsi davvero non ha prezzo!
Tutto Gonfiabili: Beh Cristina, noi ti ringraziamo e ti facciamo un grande in Bocca al Lupo, consigliamo a tutti di venire a visitare la tua sala!
Cristina: Grazie a voi!

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