L’Executive Coaching a Milano si svolge non solo in ufficio ma anche in ambienti inconsueti, ad esempio… in mongolfiera!
L’occasione mi è stata offerta dagli amici di Milano Mongolfiere che offrono dei tour di poco meno di un’ora per sperimentare l’ebrezza di vedere il mondo dall’alto e nel silenzio del cielo. La Mongolfiera… si proprio quei palloni enormi che si innalzano nel cielo sospinti dal vento, che sorvolano paesaggi e atterrano dove c’è posto quando il gas sta finendo.
La mongolfiera come metafora della vita, come simbolo di un percorso che si sa quando inizia ma non dove ci porta. Quali paesaggi sorvoleremo? Quali venti incontreremo, che ci porteranno un pò dove vogliamo noi e un pò dove vogliono loro? Dove terminerà la sua corsa quando avremo terminato la nostra energia (il gas della bombola) e in quali luoghi inimmaginabili atterreremo?
Il Coaching in mongolfiera aiuta i manager a sviluppare una nuova consapevolezza al di fuori degli uffici di Milano, e dei contesti abituali. Vediamo in che modo il Coaching in Mongolfiera può fare riflettere voi Executive a tutti i livelli:
1) Pianificazione: si studia a terra la direzione del vento, gli ostacoli che potremo incontrare, l’altezza a cui dobbiamo volare e i rischi delle zone che sorvoleremo.
Coaching e Leadership point: si definiscono gli obiettivi in funzione delle variabili conosciute e prendendosi dei sani rischi. Senza pianificazione e senza considerare una parte di imprevisto è meglio rinunciare;
2) Visione dall’alto: una volta in volo si vedono e considerano le cose in modo diverso, i paesaggi assumono una nuova dimensione, si capiscono cose che prima non si riusciva comprendere.
Coaching e Leadership point: Sviluppare la leadership vuol dire saper vedere le cose dall’alto, avere una visione di dove vogliamo andare e di dove vogliamo condurre coloro che ci seguono. Vuol dire abbandonare le cose viste dal basso e avere un quadro d’insieme che pochi hanno.
Quei pochi che hanno deciso di elevarsi e di prendere anche dei rischi: i veri leader.
3) Gestire l’incertezza: l’istruttore e pilota di mongolfiera ci ha confessato che in realtà la mongolfiera non si può governare: ossia va dove la porta il vento, vento che non è uguale e costante nei vari luoghi e che cambia anche in relazione all’altezza. Con il cambiare del vento si modifica inoltre la temperatura dell’aria. Quale incertezza maggiore?
Coaching e Leadership point: Nel vostro ruolo di executive, come gestite la vera incertezza degli eventi non prevedibili? Come controllate il vostro stato comportamentale e la vostra capacità di essere leader anche quando il “vento” vi porta dove voi non vorreste?
4) Gestire l’energia: la mongolfiera naviga e si sostiene nell’aria grazie al gas che in continuazione riscalda l’aria contenuta nel pallone, ma il gas non è infinito. Sta in bombole che si caricano sulla navicella e che a un certo punto si svuotano. Quindi è fondamentale controllare e dosare l’energia in modo estremamente oculato e capire bene quanta energia rimane in funzione dei luoghi di atterraggio disponibili.
Coaching e Leadership point: la nostra energia fisica e mentale è una risorsa esauribile e ricaricabile, ma sta a noi non arrivare completamente “scarichi” e tenere invece una riserva per i momenti che contano (come l’atterraggio). Un vero leader sa concentrare e conservare l’energia per i momenti in cui non può fallire.
L’esperienza di Coaching in Mongolfiera fa riflettere e ci fa scoprire una nuova consapevolezza da portare con noi nella vita lavorativa di tutti i giorni. Ci fa capire che volare si può e che lassù ci sono pace e silenzio tali che i pensieri e il modo di vedere le cose importanti assumono una dimensione al di fuori del tempo. Lassù nel silenzio, i pensieri migliori affiorano e poco importa se ci dimentichiamo delle piccole cose lasciate a terra e ci lasciamo cullare da una visone serena spaziando su orizzonti che i non leader non possono nemmeno immaginare.
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