Niross, nuovo sito aziendale o contenitore tematico?
Dopo un periodo di riflessione su contenuti e peculiarità operative, il sito, con contributi tecnici, esperienze professionali e aggiornamenti normativi, è finalmente on line.
Il nostro pianeta è un ecosistema autonomo entro un delicato equilibrio di molteplici elementi. Dalla nascita dell’età industriale sono passati un paio di secoli, dall’avvento della società di massa e di consumo, solo alcuni decenni. In questo “insignificante” periodo, rispetto ai tempi geologici della terra, la civiltà umana ha portato all’estinzione centinaia di specie animali, invaso il territorio con miliardi di metri cubi di cemento, inquinato irrimediabilmente vaste aree, depauperato di risorse il pianeta e messo in pericolo la sopravvivenza stessa della specie innestando il meccanismo di distruzione dell’ozono. La terra, come tutti i sistemi, ha un punto di non ritorno. Ovvero un limite, superato il quale, non è più possibile tornare indietro. Questo limite potremmo già averlo superato e non saperlo. Vi sono opinioni contrastanti da parte degli scienziati. Tuttavia potremmo trovarci nella condizione dell’automobilista che in procinto di passare un incrocio non riesce a vedere il r osso del semaforo, perché ha la vista offuscata o perché è distratto. Sono molti i bioindicatori del cambiamento sistemico della terra e il mondo scientifico è impegnato nell’opera di informazione. Il problema è che spesso gli ammonimenti degli studiosi sono ignorati dalle classi dirigenti delle nazioni (cfr. “I nuovi limiti dello sviluppo” Donella Meadows, Jorgen Randers, Dennis Meadows).
Dovere dell’opinione pubblica e, quindi, del singolo è conoscere lo stato delle cose e agire. Sette miliardi di individui, la popolazione attuale della terra, sono una “massa critica” sufficiente per invertire il corso degli eventi. E operare all’interno di un prospettiva ambientale e logica ben definita non si tratta più di un vezzo o di una moda.
Riqualificare casa in termini di efficienza energetica, può voler dire bruciare durante la stagione fredda 50 quintali di legna invece di 100. Promuovere il trasporto sostenibile con la bicicletta o l’auto elettrica, magari alimentandola con il proprio impianto fotovoltaico domestico (un impianto da 4 kWp di circa 28 mq. se bene esposto in centro Italia può alimentare 2 vetture elettriche con percorrenza annua complessiva di circa 30.000 km) significa abbattere il consumo di combustibile fossile, consumare meno C02, far viaggiare meno petroliere, costruire meno oleodotti, e avere più attivo nel bilancio nazionale. Se le amministrazioni locali utilizzassero i rifiuti organici a valle di una raccolta differenziata ben strutturata per produrre biogas, si potrebbe dare energia elettrica alla rete e cogenerare calore per il teleriscaldamento delle abitazioni, creando ricchezza, abbattendo di nuovo CO2 e riducendo i volumi di rifiuti per le discariche.
Tutto questo oggi è fattibile. E salvaguardare le peculiarità del territorio significa accrescerne le potenzialità in termini di produzione e di benessere comune.
Niross, società d’ingegneria civile che si occupa dell’applicazione di tecnologie per il contenimento energetico e per la sostenibilità ambientale desidera con il nuovo sito offrire una panoramica sulla propria proposta professionale di attività e di servizi e, contestualmente, dare ai visitatori contenuti tematici tecnici sullo stato dell’arte del settore. In un periodo nel quale l’aggiornamento normativo continuo e la ricerca scientifica hanno ripercussione immediata sul mercato, fornire informazioni, dati e osservazioni dal punto di vista privilegiato di esperti del settore, manifesta l’intento di promuovere l’azienda, e, parimenti, di voler prender parte al cambiamento. NIROSS.IT