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Rigassificatori – Energia abbondante, conveniente ed ecologica

Il gas naturale liquefatto (GNL) è gas naturale (metano) sottoposto a processo di liquefazione attraverso un raffreddamento a -162°C: è inodore, incolore, atossico e non corrosivo. I vantaggi:

  • contenimento dei costi: è 600 volte più denso del metano in forma gassosa, quindi è più facile ed economico immagazzinarlo e trasportarlo;
  • diversificazione e flessibilità nell’approvvigionamento del gas, svincolato dalle forniture via pipeline
  • maggiore sicurezza: viene trasportato via nave e gassificato prima di raggiungere la costa

api nòva energia ha progettato un terminale di ricezione del LNG (rigassificatore) offshore al largo della raffineria di Falconara con una capacità iniziale di 4 miliardi di metri cubi anno, espandibile in futuro. Il progetto utilizzerà una piattaforma esistente a 16km dalla costa, oggi utilizzata sporadicamente dalle petroliere e sarà collegata a terra con una condotta sottomarina. Il progetto api è altamente innovativo perché non prevede stoccaggi di gas liquido in quanto utilizzerà navi speciali gasiere in grado di gassificare l’LNG nel momento dello scarico alla piattaforma. Il progetto ha ottenuto il via libera ambientale (VIA) e il nulla osta sulla sicurezza (NOF) e prossimamente è attesa l’autorizzazione alla costruzione. Il terminale offshore di api che, per le sue caratteristiche di eccellenza sul piano ambientale e della sicurezza, ha ricevuto anche un riconoscimento formale dall’Unione Europea , sarà realizzato con le migliori tecnologie consolidate, nella massima sicurezza, con il minor impatto ambientale e con una forte connotazione territoriale. Dal dibattito in particolare è emersa l’unicità in termini di sicurezza e di compatibilità ambientale: limitati gli interventi sull’attuale terminale petrolifero, a 16 km al largo di Falconara, che sarà semplicemente adeguato per l’attracco di navi gasiere dotate di sistemi di rigassificazione; limitata (al massimo 5 giorni) anche la permanenza delle gasiere, che si alterneranno senza interferenza con le petroliere. La parte più consistente del progetto prevede la realizzazione di una condotta a mare di 16 km, di un tratto a terra lungo 800 metri nell’area dello stabilimento api e di un altro di 3,4 km fuori dal perimetro della raffineria che porterà il gas nella rete nazionale presso il già esistente impianto di ricompressione Snam Rete Gas a Rocca Priora. Altro elemento di spicco: non è previsto lo stoccaggio del gas né a mare né a terra. Per il procedimento di rigassificazione, che riporterà in fase gassosa il gas liquefatto, il semplice attracco delle gasiere (circa 35 l’anno) al terminale offshore api esistente. Secondo l’ad di api raffineria, saranno invece notevoli i vantaggi per il territorio, a partire dal porto di Ancona, dalle imprese dell’indotto, senza contare la possibilità per le aziende locali di ottenere prezzi competitivi per i rifornimenti energetici. Previsti investimenti per circa 200 milioni, lavoro per oltre 150 persone al mese per un anno e mezzo. Quindici o venti gli addetti in più quando si arriverà a regime. Il progetto, realizzato con partner importanti come Saipem (ingegneria offshore), Rina (studi navali), Cnr e Snam Rete Gas, ha ottenuto anche un contributo europeo. Opera di carattere strategico nazionale, sarà il secondo in Adriatico, il primo nelle Marche.

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