Il mondo del lavoro sta cambiando e lo si vede dal fatto che sempre più spesso si richiede non tanto un impegno e una produttività maggiore ma piuttosto un impegno e una produttività diversi, si chiede versatilità e proattività.

La realtà di Internet, da sempre all’avanguardia e in anticipo sugli orientamenti, non sfugge a questa tendenza.

Tra le proposte lavorative più innovative e intelligenti suggerite dalla rete vi è senza dubbio il Dropshipment: un modello di e-commerce (ma anche di commercio offline) grazie al quale il venditore cede un prodotto all’acquirente senza possederlo materialmente nel proprio magazzino.

In questo modo il venditore si preoccupa esclusivamente della pubblicizzazione dei prodotti, senza le relative incombenze legate ai processi di imballaggio, spedizione e garanzia che invece sono a cura del fornitore.

I vantaggi per il venditore sono evidenti: non deve sostenere l’acquisto anticipato di grandi stock di merce; non corre il rischio di merce invenduta e di gestione dei cosiddetti fondi di magazzino; non deve avere fisicamente un magazzino o dei dipendenti; decide con meno aleatorietà il prezzo finale di un prodotto e quindi il suo guadagno.

A fronte di questi innegabili vantaggi bisogna considerare tuttavia alcuni rischi cui si incorre se il drop shipper (fornitore) a cui ci si rivolge non è affidabile e serio.

In primis bisogna assicurarsi che il drop shipper sia un “vero” fornitore, ossia non sia un semplice intermediario che pertanto rincara il prezzo della merce per trarre il suo margine di guadagno.
Inoltre bisogna scegliere con oculatezza il settore merceologico su cui si investe: troppa disponibilità di un dato bene inflaziona il suo mercato, spinge il prezzo al ribasso e ne riduce il guadagno.
Infine è necessario valutare bene se convenga o meno acquistare da drop shippers internazionali: l’iniziale convenienza (prezzi più bassi) può essere completamente annullata qualora i tempi di attesa della merce siano troppo lunghi o i costi di spedizione troppo alti.

Nonostante i rischi di cui sopra (ma quale investimento non ne ha?), all’estero il Dropshipment e una realtà molto diffusa, soprattutto negli U.S.A. In Italia invece sono ancora in pochi ad averne capito le vere potenzialità.

Tra le aziende lungimiranti citiamo il caso di Xyber srl, una software house specializzata in soluzioni web, che basa la totalità del proprio core business sul software e-commerce proprietario Evox® . L’innovazione del modello di distribuzione insieme alla ricerca continua di modelli di business alternativi (tra cui appunto il Dropshipment), consente a Xyber srl non solo di essere una delle realtà più dinamiche tra i produttori di software e-commerce ma anche di instaurare collaborazioni e partnership con le aziende leader del settore, quali Esprinet e Msx International (in relazione a quest’ultima segnaliamo il servizio MySexShop, esempio vincente di Dropshipment).

Se è assodato pertanto che il mondo del lavoro cambia e che questo è vero soprattutto per il business online, quello che non cambia è uno degli orientamenti basilari che regolano ogni tipo mercato, quello per cui è evidente che solo chi intuisce le nuove tendenze prima dei competitors ha la marcia in più per mantenere il proprio posto nel mercato (e anche per riconoscere e acquisire nuovo spazi) nonostante le fluttuazioni e le crisi contingenti.