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L’e-commerce non conosce recessione. Ogni anno l’attività di questo settore cresce a doppia cifra, una tendenza che è proseguita anche nel periodo della crisi. Se ne parlerà al prossimo Sitl, il salone internazionale dei trasporti e della logistica che apre i battenti a Parigi il prossimo 27 marzo e proseguirà fino al 30. Quattro famiglie italiane su dieci non hanno la possibilità di collegarsi a Internet tramite rete fissa. E il 39% della popolazione tra i 16 e i 74 anni non si è mai connessa alla rete né fissa né mobile. Il confronto con l’ Europa dice che siamo in ritardo: la media Ue delle case con accesso a Internet è del 73% contro il nostro 62%. Se poi guardiamo i primi della classe, cioè gli svedesi con il 91% o gli inglesi con l’ 85%, risulta evidente l’ esistenza di un gap digitale. Perché se è vero che la pubblica amministrazione italiana offre il 100% di servizi online, in testa a tutti gli altri Paesi, è pur vero che negli ultimi tre mesi solo il 10,7% dei cittadini ne ha usufruito. Per metterci al pari col resto d’ Europa, il governo vuole intervenire. A giugno sarà pronto il decreto DigItalia, una serie di misure normative frutto del lavoro della cabina di regia dell’ Agenda digitale: sei gruppi che dovranno individuare priorità, ostacoli e copertura finanziaria. Insomma, la strategia italiana per recepire gli obiettivi dell’ Agenda digitale europea. Gli organizzatori del Sitl puntano a valorizzare gli aspetti positivi del mondo del commercio elettronico. Secondo gli organizzatori del Salone, si prevede che nel 2012 i portali di vendita su internet, i negozi online, raggiungeranno il numero di 100 mila: un’offerta che nessun centro commerciale o outlet riuscirà mai a eguagliare. A frenare l’espansione potrebbe incidere il ritardo dovuto a infrastrutture carenti, anacronismi doganali, mancanza di comprensione reciproca fra operatori sono gli ostacoli nella realizzazione dell’utopia che un tempo veniva chiamata just-in-time e che oggi, nonostante Internet, fatica a imporsi, soprattutto in paesi come l’Italia. Nel resto d’Europa si stanno muovendo.Proprio in Italia diversi casi di new e-commerce si stanno imponendo nel panorama del commercio elettronico.Formor e Spesaconunclick, due su tutti, una vetrina tecnologica dedicata alla fotografie e informatica, e il primo supermercato online che offre e sostiene il cliente durante tutta la transazione. La spesa online è un fenomeno sviluppato all’estero, ma grazie a spesaconunclick confidiamo che prenderà campo anche in Italia. Punti di Forza: consegna a domicilio gratuita su Roma, contrassegno, bonifico e carta come modalità di pagamento, trasparenza e garanzia a tutela del cliente, e soprattuto tanta scelta e risparmio da grossista. Non ci resta che segnalarveli:www.spesaconunclick.comwww.formor.it
Tags: formor, spesa con un click, spesa online
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