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EMO 2009: il futuro della lavorazione dei metalli

La crisi economica ha colpito pesantemente vari settori dell’industria
italiana, formata prevalentemente da PMI che hanno dovuto imparare
un’amara lezione, che devono crescere per rendersi meno vulnerabili.

Il
tessuto industriale italiano è formato prevalentemente da piccole e
medie aziende, in cui prevale ancora la gestione familiare, mentre
sarebbe ormai necessaria una maggiore managerializzazione di queste
imprese. Infatti, l’organizzazione di stampo familiare ancora
prevalente, può ridurne la competitività. Un processo lungo e che
richiederà ancora molto tempo.

Anche il reparto delle lavorazioni meccaniche e delle lavorazioni meccaniche precisione
è stato piuttosto colpito, tuttavia l’EMO di Milano ha registrato dei
segnali di ripresa in questo settore. Nata nel 1975, EMO, che si svolge
con cadenza biennale, documenta l’evoluzione del “mondo della
lavorazione dei metalli”, promovendo, attraverso il confronto-incontro
tra costruttori e utilizzatori, la definizione di soluzioni tecniche
sempre più avanzate.

Sono 1.250 le aziende di costruzioni meccaniche di precisione
e lavorazione dei metalli che saranno presenti in questa edizione dell’
EMO 2009 dal 5 al 10 ottobre a Milano fiera. D’altro canto,
l’internazionalità dell’evento, che giunge a Milano ogni sei anni, è
testimoniata dall’ampia presenza di espositori stranieri, il 70% del
totale, in rappresentanza di 34 paesi.
Le decine di migliaia di
visitatori che giungeranno a Milano nel prossimo ottobre potranno
verificare l’offerta afferente a tutti i comparti del settore: dalla
deformazione alla asportazione, dalla componentistica agli utensili,
dalla robotica alla automazione.

Nonostante la complessa
congiuntura EMO MILANO 2009 dimostra di essere appuntamento
irrinunciabile per gli operatori del settore. I principali protagonisti
della scena mondiale saranno infatti presenti alla manifestazione,
anche con spazi espositivi particolarmente estesi. D’altra parte se il
terzo trimestre dell’anno coinciderà con l’inversione di tendenza, così
come rilevano alcuni istituti econometrici internazionali, EMO MILANO
2009 sarà il momento per pianificare gli investimenti in beni
strumentali, e chi sarà presente alla mostra potrà sicuramente trarne
beneficio.

Benché il prestigio internazionale della
manifestazione espositiva e la massiccia partecipazione di costruttori
stranieri siano motivo d’orgoglio per gli organizzatori, preoccupano le
difficoltà che stanno incontrando le piccole-medie imprese italiane,
che dispongono di minori risorse da investire rispetto ai competitors
internazionali e rischiano, quindi, di non poter cogliere le
opportunità connesse alla partecipazione a Emo Milano 2009.

Per
agevolare i costruttori italiani, Ucimu-Sistemi per Produrre –
l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e
automazione che, attraverso le società partecipate, organizza
l’edizione milanese della Emo – ha recentemente attivato un accordo con
il Gruppo CREVAL (Credito Valtellinese, Credito Artigiano, Banca
dell’Artigianato e dell’Industria, Credito Piemontese). L’accordo
prevede l’apertura di una linea di credito di 5 milioni di euro
finalizzata a finanziare le spese di partecipazione alla mostra delle
imprese italiane. Per le sole imprese ucimiste, inoltre, Creval renderà
disponibili particolari benefici nella gestione del conto corrente e
sugli anticipi delle fatture.

EMO Milano, grazie al suo
repertorio tecnologico, che comprende un’ampia gamma di macchine e
macchine utensili, dai torni, ai torni per la tornitura meccanica,
a fresatrici, macchine per il taglio e tante altre, si propone come un
laboratorio di progettazione e innovazione. Un punto di vista
privilegiato per il mondo della lavorazione dei metalli, dove cercare
collaborazioni, affari e ammirare le ultimissime novità.

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