spending review: premi per gli studenti universitari
Nelle ultime due settimane il decreto sulla spending review è stato ampiamente modificato, sopratutto dopo le valutazioni fatte in commissione bilancio vediamo quali sono le novità introdotte in base al settore:
Università – Vengono premiati gli studenti in regola con il corso di studi che hanno redditi medio bassi ( l’indicatore Isee deve essere inferiore a 40 mila euro): a partire dal 2013/2014 per tre anni consecutivi è fatto divieto di incrementare le tasse universitarie. Previsti invece aumenti delle rette ( a discrezione dell’ateneo) per quanto riguarda gli studenti fuori corso. Se l’Isee è inferiore a 90 mila euro le tasse potranno essere aumentate sino al 25 % di quanto paga uno studente in regola con il corso di studi, per studenti con Isee compreso tra 90 e 150 mila euro l’aumento può arrivare sin al 50 %, mentre potranno essere raddoppiate le tasse degli studenti benestanti (Isee superiore a 150 mila euro).
Spese dei ministeri – L’intenzione è di risparmiare 4,5 miliardi di euro in tre anni. I risparmi più ingenti saranno effettuati dal Ministero dell’Economia e dalla Difesa ( i costi saranno tagliati di circa 600 milioni di euro per dicastero). Al ministero della Giustizia viene richiesta la sforbiciata più consistente in tema di spese per beni e servizi.
Affitti di immobili pubblici – Previsto uno slittamento per l’entrata in vigore del taglio del 15 % dei canoni di locazione pagato dalle amministrazioni pubbliche. La data di entrata in vigore della norma viene procrastinata dal 1° gennaio 2013 al 1 gennaio 2015 e se persistono alcune condizioni.
Vendita partecipazioni pubbliche – Prevista la dismissione di alcune partecipazioni di aziende pubbliche. Inoltre viene previsto un piano di dismissioni di immobili appartenenti allo Stato. Una prima tranche riguarda 350 edifici per un valore totale di 1,5 miliardi di euro.
Esodati – Nel panorama degli aiuti agli esodati vengono trovati i fondi per altre 55 mila unità ( per una spesa complessiva di 4,14 miliardi di euro). Previsto anche il pensionamento di 3.500 docenti che matureranno i requisiti entro la fine di agosto.
Taglio delle Provincie – Il decreto stabilisce che verranno abolite le provincie che anno meno di 350 mila abitanti ed un estensione territoriale sotto i 2.50 chilometri quadrati. Pertanto delle 107 provincie attuali ne resteranno in piedi solo 64 ( anche Matera, Terni ed Isernia verranno abolite nonostante il tentativo in extremis di trovare un ancora di salvezza per le stesse). Prevista una consistente stretta sui vincoli del patto di stabilità (2,3 miliardi di euro nel 2012 e 5,2 miliardi nel 2013).
Pubblico impiego – Al fine di effettuate la mobilità collettiva per il personale degli enti statali viene prevista una fase di confronto con i sindacati. Si deciderà il destino di circa 11 mila dipendenti in sovrannumero ( 13 mila negli enti locali). Entro fine ottobre verranno varati i Dpcm in materia, ma dalla riorganizzazione sono esclusi il personale di GdF, Capitanerie, Carabinieri e Polizia penitenziaria.
http://www.zerotasse.it/index.php/7-notizie/111-i-nuovi-numeri-di-telefono-di-equitalia T