Nokia sta progressivamente perdendo quote di mercato nei confronti di Samsung, grazie ad un’oculata strategia per la transizione dai vecchi cellulari ai moderni tablet e smartphone. Sono stati infatti resi pubblici i dati contenenti i volumi venduti dalla casa finlandese nel primo trimestre 2012, i quali mostrano chiaramente come sia in atto un progressivo decadimento nei confronti dei rivali più aggressivi e che hanno saputo affrontare le nuove sfide in maniera più dinamica e flessibile. Nokia è un gigante, e su questo nessuno può obiettare, tuttavia sarà interessante vedere come saprà reagire a questa progressiva stagnazione e decadimento nel quale di trova a navigare. I competitors di mercato Samsung e Iphone sono decisamente aggressivi e vincenti, anche grazie a strategie oculate e precise. Il management di queste due aziende ha saputo infatti cogliere e intravedere con notevole chiaroveggenza quelle che erano le richieste che il mercato stava facendo, mettendo in atto le giuste risposte. Un perfetto esempio di marketing 2.0 alla Kotler, cioè come ha sempre sottolineato il guru del marketing mondiale. Le strategie di marketing del management d’impresa devono infatti essere vagliate e ponderate solo dopo essere scaturite da un attenta analisi del marcato, dalla sue richieste, dai suoi rifiuti. Solo dopo avere attentamente effettuato questo passaggio sarà possibile elaborare mettere in atto la giusta strategia.
Le tendenze del mercato smartphone sono tuttavia estremamente magmatiche e risentono anche dell’attuale clima di stagnazione economica, se non addirittura di recessione vera e propria. Allo stato attuale sembra che non sia facile distinguere quali parametri influenzino maggiormente un epic fail aziendale a livello strategico. Di sicuro tuttavia, come evidenzia il blog di marketing “Just the Reverse”, una strategia non perfetta ma fatta con senso batte una strategia pessima. Nokia, dati alla mano, ha effettivamente errato nell’impostazione base, poiché ha effettuato un’offerta di volere non consona alla segmentazione di mercato che aveva effettuato. Un target colpito con prodotti simili e differenziati dal solo prezzo, a differenza di Samsung, che ha invece optato di colpire target differenti con differenti tipi di prodotto. Il mix ottenuto da questi ultimi è stato sicuramente vincente nel medio-lungo periodo, attivando dinamiche di marketing basate sulla differenziazione di prodotto, senza fossilizzarsi su quelle di prezzo.
Sarà molto interessante osservare nei computi di fine anno, quali saranno le tendenze attuali e se saranno sufficienti le correzioni di rotta attuate dai brands in crisi, cosi come sarà interessante osservare il rilancio di nuove strategia attuato da brands attualmente vincenti. Samsung e Apple sembrano avere avuto un inizio anno estremamente promettente, in particolar modo la seconda, sebbene di quest’ultima si riesca ancora a fatica a distinguere l’eco suscitata dalla morte del suo padre fondatore Steve Jobs.
Il blog di marketing just-the-reverse.com in collaborazione con uno dei più noti analisti scaturiti dalla Harvard Business School, Horace Dediu tema leader della Asymco, ha saputo analizzare in maniera puntuale e dettagliata quelli che sono i cambiamenti in atto nei mercati della telefonia cellualare, soprattutto in riferimento al colosso finnico Nokia e Samsung.