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Un cityporto per la ditribuzione urbana delle merci

In questo avvio di terzo millennio uno dei maggiori problemi che attanaglia le città di grandi e medie dimensioni è il traffico. Ogni giorno una miriade di auto, bus per il trasporto pubblico, furgoni dalle più varie dimensioni, scooter e altri mezzi, percorre in lungo e largo le strade dei centri urbani.



Risultato? Inquinamento (atmosferico e acustico prima di tutto), stress (pensiamo a chi si trova costretto a trascorrere ore ed ore alla guida di un mezzo), un numero crescente di sinistri stradali ed una peggiore qualità della vita.



Per tutto ciò le amministrazioni cittadine nel tentativo di limitare i disagi hanno emesso in passato e continuano ad emettere ancora oggi provvedimenti in tema di circolazione: ecco quindi il proliferare di zone a traffico limitato, aree esclusivamente pedonali, giornate adibite alla circolazione per targhe alterne. Per non parlare poi dei progetti di nuove infrastrutture messi in ponte in molte città della Penisola: dal raddoppio delle linee per la metropolitana al ritorno dei tram per collegare periferia e centro.



Nel frattempo però a subire i maggiori disagi non sono soltanto quei cittadini che fanno da spettatori ad un traffico sempre più caotico, ma anche tutti coloro che con i mezzi di trasporto lavorano e non ne possono davvero fare a meno. Primi fra tutti i trasportatori addetti alla distribuzione urbana delle merci, coloro che sono chiamati ad operare nel cosiddetto “ultimo miglio”.



Cityporto, un termine straniero per una soluzione made in Italy



Una soluzione che si sta rivelando efficace arriva dal nord est, da una zona che racchiude la più alta concentrazione di interporti in Italia.



Nel dettaglio, Interporto e Comune di Padova (in collaborazione con Provincia, Camera di Commercio e l’azienda che si occupa del trasporto pubblico urbano patavino) hanno avviato nel mese di aprile di cinque anni fa il progetto Cityporto (ma oggi è in sperimentazione in altre città).



Di cosa si tratta? Niente di più semplice da spiegare.



Cityporto è un servizio che, attraverso l’impiego di mezzi trasporto ecologici (principalmente furgoni alimentati a metano) e ad alto livello di riempimento, consente di trasportare le merci a destinazione, anche se questa è situata nel cuore della città.



Un esempio davvero interessante di city logistics (l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico definisce la city logistics come un “insieme di misure con l’obiettivo di massimizzare il tasso di riempimento dei mezzi e di minimizzare il numero dei veicoli per chilometro, per rendere la distribuzione delle merci in città più compatibile con l’ambiente”).



Tanto più utile nel trasporto di merci che necessitano di particolari attenzioni, come ad esempio le merci che devono stare ad una temperatura controllata (è sufficiente scegliere il mezzo più adatto al materiale da consegnare).



I vantaggi del servizio Cityporto:


  • Miglioramento della mobilità nei centri urbani;

  • Riduzione dei livelli di inquinamento;

  • Razionalizzazione della distribuzione delle merci nei negozi;

  • Riduzione dei costi delle consegne;

  • Maggiore sicurezza per le merci trasportate;

  • Possibile riutilizzo di quelle aree urbane dismesse per le operazioni di logistica;

  • Nuove opportunità di lavoro


Solo per citarne alcuni, perché l’elenco degli effetti del servizio potrebbe andare ancora oltre.

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