Posizionamento siti web: innovazioni tecniche e aggiornamenti
Il posizionamento dei siti web riguarda specificamente quell’ambito del web marketing (clicca qui) volto ad ottenere visibilità sui motori di ricerca come Google. Nella torta mondiale della ricerca, la fetta occupata da Google è la più consistente e mentre negli Stati Uniti la percentuale di utilizzo si aggira intorno al 70%, in Italia e nell’Europa Occidentale l’utilizzo sale al 95%, lasciandosi preferire nettamente ai motori antagonisti come Bing e Yahoo! Il motivo del successo di Google a livello internazionale si spiega con la sua semplicità e con l’esperienza ludica che si accompagna, fin dall’inizio, alla ricerca. Merito dei fondatori di Google è stato capire che la ricerca è remunerativa e che poteva rappresentare una forma di pubblicità anche per chi ne usufruiva, attraverso programmi di visibilità rivoluzionari. AdWords e AdSense, benché nessuno dei due originale e concepito interamente da Google, almeno nel funzionamento base, hanno risolto il problema della monetizzazione della ricerca, mettendo a disposizione di Google e dei suoi inserzionisti una mole enorme di contenuti.
In questi contenuti rientra il tuo sito, soprattutto se appare nei risultati del motore di ricerca. Ma il posizionamento non è semplice, passa fondamentalmente da due fasi:
- l’ottimizzazione on page
- la link popularity (o operazioni off page)
Col passare degli anni, mentre sostanzialmente l’ottimizzazione on page non è cambiata, riguardando semai aspetti di velocizzazione del sito e l’abbandono di pratiche obsolete, con l’evoluzione del linguaggio di scrittura, molto deve dirsi invece a proposito delle operazioni off page, che sono passate attraverso cambiamenti di algoritmo storici e radicali.
Già nel 2003 con l’update Florida, Google aveva dato il primo violento colpo di scopa sull’uscio di casa, cercando di mettere al bando tutte le pratiche spammose che fin lì avevano contraddistinto il posizionamento sui motori di ricerca. Ma paradossalmente Florida aveva a che fare con lo spam dentro il sito, per esempio fenomeni come la ripetizione ossessiva delle parole chiave (keywords stuffing), oppure l’over ottimizzazione dei meta tag. Negli update Panda e Penguin, lanciati il primo nel Febbraio del 2011, il secondo nell’Aprile del 2012 Google ha immesso della tecnologia intelligente volta a spogliare di valore:
- il contenuto privo di valore e l’inattendibilità delle pagine
- la distribuzione dell’anchor text nel link building
Nel frattempo ha affiancato a questi due aggiornamenti un’altra serie di innovazioni che completano lo spettro delle caratteristiche di un buon sito web:
- un algoritmo che punisce i siti che ospitano troppa pubblicità sopra il livello del fold, ovvero quella parte di display visibile con l’apertura standard del browser;
- un algoritmo che condanna quei siti EMD (exact match domain) che contengono dunque il nome della parola chiave nel dominio, costruiti al solo scopo di avvantaggiarsi nel posizionamento a scapito della qualità dei contenuti.
A questi aggiornamenti Google ha affiancato delle autentiche rivoluzioni nella ricerca, introducento e abbandonando dei percorsi che magari sembravano forieri di maggiori guadagni o funzionalità, come la Ricerca Universale. I progressi più importanti sono stati realizzati nel campo della semantica e della rilevanza tematica, creando dunque un ambiente di ricerca nel quale, l’importanza del link building si ottiene solo ottenendo link tematici, in un sistema di rilevanza data anche da elementi innovati quali l’authorship, realizzata attraverso il nuovo programma sociale di Google denominato Google Plus.