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Il colore e’ piu’ che un fenomeno visuale o una preferenza estetica, un vero linguaggio emozionale costituito di strumenti simbolici, esperienze personali e contesto culturale.Pensate solo alla scelta dei vestiti la mattina, quando siete di "umore nero" prendereste mai una camicia dai colori sgargianti? No, probabilmente vi orienterete verso colori scuri: vi sentirete più a vostro agio e andando al lavoro non vi dovrete intrattenere con le persone che incontrate, che altrimenti sarebbero attratte da un look catalizzante.
Questo e’ solo un esempio per far capire che il sistema visivo e’ uno degli strumenti dei designer con risonanza più forte.
Ogni colore porta con se’ una storia che ritorna alla memoria di chi lo guarda. Per questo bisogna fare molta attenzione nella scelta del colore per la comunicazione di un brand poiche’ alle volte il messaggio puo’ essere quello che non vogliamo. Una persona può trovare piacevole un colore rispetto ad altri, ma non sempre ne conosce il perche’. Dietro al concetto del gusto in realta’ c’e’ un meccanismo inconscio e il ruolo del designer e’ capirne i passaggi.
Vediamo adesso cosa non bisogna assolutamente trascurare:
– i fattori culturali del target a cui ci si rivolge
– l’immaginario collettivo riguardo al settore a cui appartiene il brand
Per fattori culturali si intendono tutti quei fattori che influenzano l’individuo dalla nascita: l’educazione familiare, la tradizione e i costumi del paese, ecc. Basta pensare che in Asia le spose sono in rosso e in Brasile per capodanno ci si veste di bianco, e si capisce come sia difficile dare un messaggio univoco.
Lo studio del settore invece e’ importante per due motivi. Da un lato e’ utile avvicinarsi all’immagine dei competitor per far associare subito alle persone di che tipo di servizio stiamo parlando, ma dall’altro e’ importante differenziarsi, lanciare sul mercato qualcosa di diverso.
E’ sicuramente utile, in fase decisionale, effettuare dei test su un campione di persone per valutare l’impressione che hanno davanti a 2 soluzioni comunicative. E’ sempre meglio non mettere a confronto più di 2 versioni per volta perche’ qualcuno, specialmente chi non ha rapidita’ decisionale, potrebbe avere difficolta’. Se alcune persone si comportano in modo anomalo davanti alla comunicazione proposta non bisogna preoccuparsi, sicuramente la loro reazione deriva da particolari esperienze personali e non incidera’ sul risultato globale. Nel caso non abbiate la possibilità di effettuare questo tipo di test, e’ utile consultare testi psicologici sul colore che raccolgono studi approfonditi sull’argomento.
Ecco ora alcuni concetti riguardanti i colori primari, che possono essere utili nella realizzazione di un marchio:
– Il rosso e’ associato fuoco al sangue e al sesso; ha come valori positivi la passione, l’energia, la forza e come negativi l’aggressione e la guerra. In Europa indica mascolinita’, in Asia matrimonio e prosperita’, in India i soldati e in Sud Africa il lutto.
-Il giallo e’ associato ai raggi del sole; come valori positivi ha l’ottimismo, la gioia e l’idealismo, come negativi la gelosia, la rabbia l’inganno. Nella cultura buddista e’ legato all’abito del monaco, in Egitto al lutto, in India identifica i commercianti, in Giappone e’ associato al coraggio.
-Il blu e’ associato al mare; ha come valori positivi la pace, la contemplazione, la giustizia, e come negativi la depressione, l’apatia, la freddezza. Nella maggior parte del mondo e’ associato al sesso maschile, in Iran e’ il colore del lutto, in Cina e’ il colore delle ragazze giovani. Inoltre c’e’ da segnalare che e’ il corporate color più usato nel mondo.
Non sottovalutate quindi l’importanza del colore e affidatevi sempre a professionisti del settore per l’immagine della vostra azienda.
Tags: colore, comunicazione, immagine azienda
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