Fare Content Curation Per Il Turismo
Una oculata strategia di content curation può portare a risultati solidi e duraturi per chi è alla ricerca di indicizzazione nelle SERP di Google e di altri motori di ricerca e, in generale, di una maggiore visibilità in Internet.
Nel settore turistico, dove una posizione di rilievo nei meccanismi di ricerca del Web è sempre più sinonimo di guadagno, qualsiasi tecnica che consenta di ricevere una buona indicizzazione del proprio portale e di fidelizzare un target di visitatori potenzialmente interessati, deve essere approfondita con molta cura. L’attuale Web 2.0 è sempre più orientato a premiare i siti ed i portali che pubblicano contenuti originali, realmente innovativi ed utili per il pubblico della rete. Inoltre i contenuti proposti, per rendere al massimo, devono necessariamente soddisfare gli standard SEO (Search Engine Optimization) ed essere impaginati con criterio, in modo da risultare comprensibili ed attirare l’attenzione dei lettori.
Internet è sempre più satura di informazioni duplicate e replicate diverse volte. Inoltre, sono innumerevoli i contenuti che, attraverso il titolo, promettono di fornire informazioni preziose a turisti e viaggiatori ma che, in realtà, si rivelano essere autentici contenuti spam, pubblicati in campagne di article marketing al solo scopo di garantire backlink al sito. Molte delle strategie di web marketing per il turismo che garantiscono risultati rapidi di indicizzazione, si rivelano poi molto deboli sul lungo periodo, proprio perché si basano su centinaia e a volte migliaia di articoli inutili, pubblicati su diversi blog, portali di settori e social network, ma presto penalizzati da Google, in quanto ritenuti colpevoli di una ulteriore invasione della rete con testo ed immagini spam. Il fine ultimo dei motori di ricerca, Google in testa, è di fornire ai propri utenti risultati che siano effettivamente utili e validi: per questo un’indicizzazione costruita sulla pubblicazione indiscriminata di contenuti senza senso, viene completamente annullata dagli algoritmi dei search engine. Al contrario, affidarsi alla content curation specializzata nel settore turistico, per avere dei contenuti sempre freschi ed originali, risulta essere una strategia vincente che, a fronte di un maggiore sforzo e tempi più lunghi, porta a risultati garantiti e duraturi.
Una content curation per il turismo che sia efficace, deve attenersi alle regole SEO ed essere portata avanti con competenza. Di seguito, ti segnalo tre passi per fare content curation per il turismo in modo efficace:
1) Ricerca delle informazioni
Il primo importante passo riguarda la ricerca delle informazioni turistiche che si vogliono proporre al pubblico. Le notizie e le info per viaggiatori devono essere effettivamente interessanti, di modo che l’attenzione dei visitatori resti viva e molti di essi ritornino al sito con frequenza.
Informazioni utili ed uniche aumentano la fiducia degli utenti e, di conseguenza, in presenza di vendita di prodotti e servizi turistici, aumenta anche il tasso di conversione del sito che le pubblica. Inoltre, se i contenuti proposti sono una valida trasposizione di notizie di fondamentale importanza per turisti e viaggiatori, è facile che questi ultimi tendano a diffonderle attraverso social network come Facebook, Twitter, Google+, Pinterest e Instagram o nelle pagine di blog di settore, assicurando un traffico sempre crescente, proveniente da una variegata serie di referral.
2) Filtrare le notizie
Per questo motivo, una volta trovate, le notizie vanno accuratamente selezionate e filtrate. In aggiunta, la parola d’ordine per chi si occupa di content curation è evitare assolutamente duplicati e copie da altri siti. A tal fine, ciascun contenuto va rimodulato, integrato, arricchito con le tue osservazioni, consigli o suggerimenti personali.
Tutto questo comporta un gran lavoro di ricerca delle migliori notizie, risorse e guide turistiche già esistenti, verificando che la notizia individuata sia originale e non una copia (parziale o totale) di qualsiasi altro articolo nel web.
Oltre ai contenuti duplicati, bisogna stare attenti anche all’autorevolezza del sito che pubblica le notizie, alla veridicità delle stesse notizie nonché l’immediata ed effettiva utilità per il tuo pubblico di riferimento.
3) Contestualizzazione
La content curation per il turismo, infine, si personalizza al massimo sul target di visitatori del sito e propone di volta in volta nuovi spunti, consigli utili su cose da fare e luoghi da visitare durante un viaggio o una vacanza e, soprattutto, fornisce sempre, in maniera chiara ed affidabile, le informazioni fondamentali per intraprendere un viaggio in tutte le mete turistiche di cui il sito stesso si occupa. Tutto questo, in poche povere, significa contestualizzare i contenuti. Tutte le informazioni cercate e filtrate devono poi essere “adattate” al tuo pubblico di riferimento in modo che siano immediatamente fruibili. La personalizzazione riguarda anche le immagini, ritagliate, rinominate e pubblicate in maniera del tutto originale.
Un utile e non tanto utilizzato aspetto SEO riguarda proprio l’editing e la pubblicazione delle fotografie, delle gallery e dei file media in generale. Una campagna di content curation efficace ripropone immagini uniche o rieditate ad hoc che, nel nome e nel “tag Alt” riportano una o più parole chiave dell’articolo, per aumentare ulteriormente la visibilità del sito stesso.
Forse il primo sito in Italia che ha imboccato questa strada della content curation per il turismo è www.TiPortoInVacanza.it nel quale viene pubblicata e costantemente aggiornata una collezione delle migliori risorse, articoli, guide, consigli ed idee su dove andare in vacanza in Italia. [Photo credit via Flickr]