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Per tutti quelli che non possono vantare un background da tecnico di assoluto livello c’è una buona notizia: il web si sta trasformando da regno di alchimisti e stregoni in strumento per professionisti e consulenti della comunicazione a 360°. Certo, il rovescio della medaglia esiste: se siete esperti SEO un po’ troppo ancorati alle vecchie logiche dovrete rassegnarvi a cambiare il vostro modo di lavorare o a perdere clienti.Molti di voi ricorderanno gli albori del web, quelli in cui bastava infarcire una pagina di parole chiave nascoste dozzinalmente (testo con il colore dello sfondo, utilizzo di css ad hoc) per ottenere una grande visibilità sui motori di ricerca. Oggi, per fortuna, le cose sono mutate, e anche di molto. Al di là del fatto che gli algoritmi dei motori di ricerca sono decisamente più sofisticati, o che è difficile non farsi ‘sgamare’ se si utilizzano tecniche in odor di spam, la gestione della visibilità di un sito web è sempre meno legata a fattori eminentemente tecnici e sempre più una questione di buona gestione e di buoni equilibri fra informazioni e piattaforma o, se vogliamo, tra hardware e software.Ecco quindi che i fattori ‘off the page’ hanno affiancato l’ottimizzazione classica e che contenuti e navigabilità hanno via via assunto un’importanza decisiva nel decretare le fortune di un sito web. Questa evoluzione risponde naturalmente all’esigenza, sempre più sentita, di qualità sul web: non più quindi una questione Per tutti quelli che non possono vantare un background da tecnico informatico di assoluto livello c’è una buona notizia: il web si sta sempre più trasformando da regno di alchimisti e stregoni in strumento per professionisti e consulenti della comunicazione a 360 gradi. Certo, il rovescio della medaglia esiste: se siete esperti SEO, magari un po’ troppo ancorati alle vecchie logiche, dovrete rassegnarvi a cambiare il vostro modo di lavorare o a perdere clienti. Ma i nuovi strumenti che ormai sono a disposizione di tutti, quali la diffusione rivoluzionaria del web 2.0, hanno realmente cambiato lo scenario in maniera inaspettata.Molti di voi ricorderanno gli albori del web, quelli in cui bastava infarcire una pagina di parole chiave nascoste in maniera anche dozzinale (testo con il colore dello sfondo, utilizzo di fogli di stile ad hoc), iscriversi a qualche circuito di scambio link per ottenere una grande visibilità sui motori di ricerca. Oggi, per fortuna, le cose sono mutate, e anche di molto. Al di là del fatto che gli algoritmi dei motori di ricerca sono decisamente più sofisticati, o che è difficile non farsi ‘sgamare’ se si utilizzano tecniche in odore di spam, la gestione della visibilità di un sito web è sempre meno legata a fattori eminentemente tecnici e sempre più una questione di buona gestione e di buoni equilibri fra informazioni e piattaforma o, se vogliamo, tra hardware e software.Ecco quindi che i fattori ‘off the page’ hanno affiancato l’ottimizzazione classica e che contenuti e navigabilità hanno via via assunto un’importanza decisiva nel decretare le fortune di un sito web. Questa evoluzione risponde naturalmente all’esigenza, sempre più sentita, di qualità sul web: il successo di un sito non più quindi come una questione meramente tecnica ma come la risultante di strategie complesse e specificamente ideate per ogni progetto. Quali sono quindi alcune tra le strategie da tenere presenti se si vuole mettere in linea un sito web di qualche successo?1) Un buon nome di dominio, non solo pensato in funzione del posizionamento ma anche del suo stesso potere evocativo2) Pensate sin dall’inizio alla navigabilità, alla gestione e all’aggiornamento dei contenuti: scegliere dall’inizio una buona piattaforma per il vostro sito non vi costringerà a rifare il lavoro se e quando vi renderete conto di aver raggiunto il limite.3) Non scrivete solo ed esclusivamente in funzione del posizionamento sui motori di ricerca ma pensate a coloro che visiteranno e leggeranno le pagine: questo vi aiuterà a fidelizzare i vostri utenti e a diventare veri e propri punti di riferimento.4) Garantite la possibilità di interazione con i visitatori: uno spazio dedicato ad un blog o una newsletter ben gestita possono rivelarsi strumenti sorprendentemente utili.Naturalmente tutto ciò non significa che le vecchie strategie siano da abbandonare: ottimizzare significa cercare un equilibrio tra l’autonomia e la ‘nobilità’ dei contenuti da un lato e i requisiti tecnici comunque necessari per poter raggiungere una visibilità di alto livello dall’altro. Non mortificate quindi un sito web scrivendo, come detto, soltanto in funzione del posizionamento.In conclusione comunque potrei dire che tutto questo può risultare decisamente poco gradito ad una classica tipologia di cliente: quello che arriva con un sito web perfetto così com’è, senza nessuna voglia di sentirsi dire che, per raggiungere gli obiettivi prefissati, non occorrono più alchimisti e stregoni, ma professionisti che, per necessità, devono rimettere in questione anche le loro certezze.
Tags: marketing, motori, posizionamento, ricerca, web
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