La lezione si fa a casa. In classe solo per imparare dalla pratica
Nel Messaggero Veneto del 19 novembre 2014: appare un nuovo interessante inserto, Innovazione, dedicato a nuovi modi di applicare alcuni concetti tradizionali.
I settori di intervento, come si può ben immaginare, sono svariati, ma, in particolare, tra i diversi articoli inciampiamo in qualcosa che ci riguarda da vicino come Scuola professionale online che si occupa di formazione intesa come formazione professionale.
Le basi partono sempre da lontano e si rovescia il rapporto tra insegnante e studente: arrivano le lezioni ”capovolte”, di Federico Sanjust.
Un articolo che ci tocca da vicino visto che parla di formazione scolastica impartita agli studenti nelle varie fasce d’età e di sistemi di apprendimento utilizzati dalla scuola tradizionale.
Da qui spontanea l’associazione con la formazione professionale e la scuola professionale assieme alle modalità con cui queste vengono gestite.
La “flipped classroom”, il capovolgimento suggerito nel testo citato dall’articolo, viene applicata alla scuola primaria, secondaria e via dicendo, ma non c’è motivo per cui non possa essere considerata un buon punto di partenza anche per la formazione professionale del futuro più efficace e pratica.
E poi esiste già FLIPNET in Italia, un’associazione di promozione sociale che ha come obiettivo la promozione della didattica capovolta quale metodologia attiva di insegnamento, a dimostrare che il terreno fertile per il diffondersi di questa corrente di pensiero c’è eccome anche da noi.
Si tratta di un gruppo di persone che hanno sposato questo modo di intendere il rapporto tra docente e allievo, una metodologia pratica d’insegnamento che porta gli studenti in aula per far loro imparare dalla pratica.
Nella formazione professionale, cioè quella rivolta a formare direttamente dei professionisti in determinati settori lavorativi, troppo spesso infatti si rimane ancorati al passato e non si riesce a fornire agli studenti quella preparazione necessaria che nasce dall’imparare dalla pratica.
Nell’articolo si sottolinea un aspetto fondamentale che mette in luce l’obbiettivo con cui è nata Scuola Diffusa e i principi su cui si basa la formazione professionale online come la intendiamo.
Se l’apprendimento teorico viene inteso come studio che l’allievo può gestirsi da casa ottimizzando i tempi, anche e soprattutto grazie a strumenti online, senza per forza doversi recare alla classica “lezione in aula” e se quest’ultima si trasforma in tirocinio, tempo dedicato all’imparare dalla pratica ciò che si è appreso sugli ebook o libri che dir si voglia, allora arriviamo all’idea di scuola professionale online che vogliamo diffondere.
La formazione, parliamo nello specifico della formazione professionale, deve diventare proprio metodologia attiva di insegnamento, poichè ha lo scopo di creare dei professionisti del mestiere che operano “sul campo” ogni giorno.
Professionisti con competenze e abilità specifiche apprese sì sui manuali, ma sviluppate ed affinate con la pratica costante del mestiere.
Un invito allora ad adeguarsi ai tempi, alle nuove esigenze del mercato lavorativo, soprattutto per quella formazione, parliamo della formazione professionale, che deve essere per prima specchio dei tempi.
Ma la scuola di oggi, la scuola professionale ancora di più, non può permettersi assolutamente di essere “sorpassata” se il suo obbiettivo è dare una formazione professionale che inserisca subito, o comunque il prima possibile, un giovane nel mondo del lavoro.
Spazio quindi all’innovazione anche in ambito scolastico, sulla scia dell’integrazione sempre più frequente tra scuola e lavoro, tra scuola e apprendistato, una tendenza di cui si parla molto oggi.
Parola d’ordine Imparare dalla pratica.