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Auto usate Ancona. Il metano che avanza.

Auto usate Ancona. Spesso l’auto a metano viene scartata di principio. I motivi principali sono notoriamente: la difficoltà di rifornimento, la mancanza di distributori, la poca autonomia di carica, l’ingombro delle bombole nel bagagliaio e la ridotta potenza del motore indotta dalla alimentazione a metano. Questi motivi non sono in assoluto falsi, ma tutto sommato sono facilmente aggirabili e con una piccola variazione delle proprie abitudini è possibile trarne dei vantaggi consistenti. E questi vantaggi si traducono soprattutto ma non solo nei costi di rifornimento. Iniziamo ad analizzare punto per punto i moptivi che abbiamo elencato per metterne in luce gli aspetti positivi e negativi. Innanzi tutto la difficoltà di rifornimento. Questo motivo riguarda ormai un tempo passato, quando i distributori del metano utilizavano una tecnologia meno evoluta dei quella odierna ed effettivamente i tempi di ricarica potevano essere abbastanza lunghi. Diciamo intorno ai 15-20 minuti. Oggi al contrario i nuovi distributori consentono un rifornimento con gli stessi tempi di una pompa a benzina. In secondo luogo, gli orari di apertura sono molto piu comodi di quelli dei benzinai, e dunque anche per il rifornimento di GPL. Infatti di solito i distributorui di metano sono aperti dalla mattina alle 7 fino alla sera alle 20, sabato compreso, e la domenica fino alle 13,30, per non contare quelli, sempre piu frequenti che tengono aperto tutti i giorni dell’anno. Questi fatti cancellano quasi del tutto le difficoltà di rifornimento. Il secondo punto concerne la mancanza di distributori. E’ vero che ancora in italia sono pochi i distributori in autostrada anche se comunque ad ogni casello ve ne è uno nelle vicinanze. Ma stanno notevolmente aumentando quelli presenti nel territorio, tanto che ormai sono presenti nel giro di pochi chilometri l’uno dall’altro. E’ facile perciò non rimanere mai a secco anche in percorsi molto lughi e in molti nuovi casi stanno nascendo distributori notturni. Al terzo punto abbiamo la poca autionomia di carica. Diciamo che certamente rispetto ad un pieno di benzina o gasolio i chilometri percorribili sono di meno. Ma di norma un pieno di metano consente una autonomia tra i 250 e i 400 km, a seconda della grandezza delle bombole. Distanze sufficienti per avere sempre le bombole piene senza dover passare alla alimentazione a benzina. Punto quattro, l’ingombro delle bombole nel bagagliaio. Il problema è ormai quasi del tutto aggirato dal fatto che sono le case costruttrici che fanno uscire le loro auto direttamente con una alimentazione a metano preservando tutti gli spazi e i vani di cui l’utente può avere bisogno. Dunque se l’auto è concepita direttamente per l’alimentazione a metano il problema degli ingombri non si pone piu. Forse ancora nelle auto usate, poi convertite a metano si può trovare il bagagliaio ingombrato dalle bombole. Ma può essere un buon compromesso a fronte dei in risparmio intorno ad un quarto rispetto alla alimentazione a benzina. Ultimo punto la ridotta potenza del motore. Beh, forse in alcuni casi è vero. Ma avere un’auto a metano significa anche aver abbracciato una visione della guida un poco distante dagli stereotipi di prestanza e dinamismo a cui il mondo odierno cerca di abituarci. Chi giuda a metano predilige una guida calma e spesso corretta, rispettosa dei limiti di velocità e che vede nell’auto un importante e comodo mezzo al servizio dei propri bisogni e non necessariamente una estensione della propria volontaà di prevaricazione. In ultima analisi acquistare un’auto a metano significa tendere verso un rapporto con la strada e l’ambiente che cerca di abbracciare dei valori di compatibilità e rispetto senza dover per forza essere inglobati negli stereotipi dii una modo di guida che tende verso tutt’altri scopi.

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