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“La biorisonanza magnetica è un tipo di trattamento che personalmente raccomanderei a tutta la famiglia”, esordisce così Roberto Morosi, oggi nel team di fisioterapia del Milan e coordinatore del settore fisioterapico, della palestra riabilitativa e metabolica e dell’area fitness del centro polispecialistico Meditel di Saronno. “Il benessere è relativo, frutto di sensazioni del tutto soggettive, i risultati raggiungibili con la biorisonanza magnetica sono invece tangibili per chiunque”. Il noto fisioterapista ed osteopata è entrato in contatto con i sistemi di biorisonanza magnetica VITA-LIFE nel 2000, quando gli furono consigliati da una persona della massima fiducia, propugnatrice della medicina naturale, per alleviare al padre le sofferenze dovute ad un grave carcinoma. In particolare gli fu consigliato R-System® di VITA-LIFE, già impiegato da tempo da tale persona per lenire i dolori che affliggevano la madre ottantenne, che, a posteriori del trattamento, risultava più vitale. “Su indicazione del consulente VITA-LIFE abbiamo eseguito su mio padre 3 cicli di biorisonanza magnetica al giorno, atti a diminuire l’incidenza delle controindicazioni tipiche della chemioterapia. Abbiamo notato un miglioramento delle sue condizioni generali, che però non possiamo imputare con certezza alla biorisonanza magnetica, ma essendo lo stadio del carcinoma ormai avanzato, purtroppo dopo 7 mesi non abbiamo potuto fare più nulla”, ci confida Morosi.“Solo quando ho impiegato il dispositivo VITA-LIFE personalmente, ne ho compreso i benefici” prosegue Morosi. Appena prima di iniziare la sua attività presso l’A.C. Milan, Morosi ebbe infatti un infortunio durante una partita di pallavolo, una distorsione del ginocchio con corrispondente gonfiore che non riuscì a debellare neanche con il laser a puntale di cui si serviva di norma anche nei trattamenti ai suoi assistiti. Dopo aver effettuato tre cicli di trattamento localizzato, della durata di 24 minuti cad., impiegando il cuscinetto per l’applicazione localizzata in dotazione con R-System, il dolore si era notevolmente ridotto. La mattina dopo il ginocchio si era completamente sgonfiato. “Non credevo nei macchinari biomedicali, ma dopo aver verificato in prima persona l’effetto esclusivo di questa terapia, ho decisamente cambiato punto di vista”. Oggi R-System® e vSystem® vengono usati anche per i trattamenti dei giocatori della squadra, che impiegano i sistemi in modo del tutto autonomo, quando sentono la necessità di rigenerarsi, ad esempio per contrastare eventuali jetlag in trasferte con congrue differenze di fuso orario, oppure seguiti dal team di fisioterapia in caso di riabilitazione post infortunio.“Sono davvero numerosi i casi inerenti il mio specifico dominio professionale dove abbiamo riscontrato notevoli successi con la biorisonanza magnetica”. Per fare alcuni esempi concreti Morosi cita un caso di rottura del quinto metatarso in una persona anziana. Applicando la biorisonanza magnetica si è riscontrata una velocizzazione del consolidamento osseo. Nei casi di borsiti dell’anca, distorsioni con edema importanti, traumi articolari, lombo-sciatalgie, problemi radicolari con infiammazioni più o meno gravi dei nervi irritati o compressi, per Morosi all’ordine del giorno, la biorisonanza magnetica a sé stante o abbinata ad altre terapie, ad esempio i trattamenti laser, ha contribuito in modo sostanziale. Ma Morosi ha potuto riscontrare l’apporto concreto della biorisonanza magnetica VITA-LIFE, che nasce come sistema atto a “ripolarizzare” l’organismo, anche in casi inimmaginabili, ed in quanto tali eclatanti, poiché frutto di sperimentazioni e curiosità. Sottoponendolo l’organismo allo stesso campo magnetico originario della terra, privo di elettrosmog, si favorisce la stabilizzazione dell’equilibrio cellulare, con risultati sorprendenti.“Chi si aspetterebbe mai che con questi trattamenti si possa ridurre l’incidenza di infiammazioni croniche della pelle, spesso recidivanti, come le manifestazioni neuritiche dell’herpes zoster”, commenta Morosi, che in quel mentre riceve una telefonata dal suo assistente, non ha sentito la sveglia, “lui aveva uno squilibrio tale del ritmo circadiano, da non dormire per mesi” aggiunge “ecco un ulteriore beneficio della biorisonanza magnetica!”
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