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ACAI (Euterpe Oleracea Mart) MILLENNIUM

http://www.net-millennium.com/2k6/Healthy.php

Sono molte le ragioni per le quali l’Açai viene considerato un “super-cibo”. La bacca, al suo stato naturale, contiene grandi quantità di antiossidanti, di vitamine B1, B2, B3, di vitamina E, di vitamina C, fosforo, calcio, potassio, fibre, proteine e di acidi grassi.

Gli incredibili livelli di antiossidanti presenti nell’Açai aiutano a sentirsi giovani e migliorano lo stato di benessere generale. Gli studi hanno anche rivelato che gli antiossidanti possono contribuire positivamente a regolare i livelli di colesterolo nel sangue.

L’Açai contiene due acidi grassi essenziali, noti come Omega 6 (acido linoleico) e Omega 9 (acido oleico). Le ricerche hanno mostrato che l’Omega 6 contribuisce a ridurre le LDL (lipoproteine a bassa densità), che corrispondono al colesterolo che può danneggiare il sangue, mentre gli acidi grassi Omega 9 abbassano i livelli di LDL conservando le HDL (proteine ad alta densità, colesterolo buono). Gli alti livelli di antiossidanti dell’Açai giocano anch’essi un ruolo fondamentale nella protezione del sistema vascolare cardiaco che è importante per una migliore circolazione del sangue.

Il colore viola scuro della bacca è dovuto ai componenti polifenolici presenti nelle bacche stesse. Uno dei componenti principali che è stato sottoposto a studi è l’antocianina. Le antocianine sono un gruppo di flavonoidi che si trovano ampiamente nelle piante e che donano ai frutti come i mirtilli, l’uva e al lampone quel caratteristico colore rossastro o violaceo. Quanto più numerose saranno le ricerche sulle antocianine, tanto maggiore sarà la possibilità di scoprirne gli effetti benefici.

NOTIZIA TRATTA DA: NEWFOOD.COM

Cos’hanno in comune un indio della Foresta Amazzonica, un contadino cinese ed i coniugi Beckham? La passione per le bacche. Tali cibi, utili per il benessere, da alimenti prettamente locali stanno diventando sempre più diffusi a livello globale. Sulla cima dell’onda, troviamo tre elementi: le bacche acai, la ciliegia d’acerola e le bacche goji.

Le bacche acai sono state scoperte dagli abitanti delle foreste brasiliane; da lì sono passate ai buongustai di Rio de Janeiro e successivamente agli amanti delle novità alimentari occidentali.

Il primo gran pregio di tali frutti è l’effetto ringiovanente, conosciuto già dagli indigeni sudamericani che chiamano il loro albero «l’albero della vita»; per il dottor Nicholas Perricone, dermatologo ed esperto anti-età, esse sono «il numero uno dei cibi anti-età».

Si ritiene che le bacche acai siano potenti il doppio dei mirtilli, perché contengono il doppio d’antocianine, il pigmento antiossidante viola in grado di proteggere il cervello contro l’invecchiamento, aiutare contro l’artrite reumatoide e prevenire blocchi arteriosi.

Oltre all’interno del corpo, tali frutti proteggono l’esterno: Perricone afferma come «non c’è dubbio che l’acai abbia una notevole concentrazione di antiossidanti, che combattono l’invecchiamento prematuro. Il grasso saturo oleico fornisce agli omega 3 grassi essenziali per penetrare le membrane cellulari. Questo le rende più elastiche e riduce le infiammazioni, importanti detonatori dell’invecchiamento»; in più, le bacche acai contengono discrete quantità di vitamina C ed E, combinazione cruciale per difendere la pelle dai danni causati dal sole e dall’inquinamento.

Inoltre, gli acidi grassi dell’alimento sono in grado di difendere il cuore, insieme ai fitoteroli capaci di abbassare il livello di colesterolo.

Oltre a quest’impressionante elenco salutistico, la ghiottoneria venuta dal Brasile ha altre due frecce al suo arco: il sapore gradevole (mirtillo con un pizzico d’aroma di cioccolato, perfetto per accompagnare banane a fette, barrette di muesli o fornire l’ingrediente principale di frullati) e l’importanza ecologica.

Secondo GreenPeace, la diffusione di tale vegetale aiuta a preservare le foreste pluviali d’origine. Non vi basta? Va bene, ecco l’ultima carta: le acai potenziano le prestazioni sessuali.

Le ciliegie d’acerola sono un altro prodotto del Brasile, dove venivano usate come rimedio tradizionale per curare ferite e combattere anemia, diabete colesterolo alto, infiammazioni, problemi di fegato e ritenzione idrica.

Quello che le ha rese interessanti per gli esperti d’alimentazione è l’incredibile quantità di nutrienti e supernutrienti contenuti, più di 150.

Particolarmente utile la combinazione vitamina C-bioflavonoidi: la vitamina C combatte l’invecchiamento cellulare, mentre i bioflavonoidi aiutano la rigenerazione della vitamina quando essa ha eliminato i radicali liberi, causati dall’invecchiamento, e le radiazioni Uv.

Date queste proprietà, l’estratto d’acerola viene usato in prodotti per la cura della pelle.

Le bacche goji (o bacche di lupo) crescono in Cina, Tibet e Mongolia e possono essere mangiate sia intere, sia sotto forma di succo. Tali frutti sono considerati tra i più ricchi del pianeta: a parità di peso, contengono più vitamina C delle arance e più betacarotene delle carote, ed entrambi gli elementi sono in grado di difendere contro il cancro e contro il danni del sole alla cute.

Tali bacche sono anche ricche di ferro (11 mg per 100g), più di quanto trovereste in una bistecca della stessa taglia, di vitamine (utili per proteggere cuore e pelle) e polisaccaridi, potenziatori del sistema immunitario.

Quando vengono fatte seccare, le goji diventano un’importante fonte di vitamina B, preziosissima per la salute dei nervi, e di beta-sitosterolo, che abbassa il colesterolo.

L’unico possibile difetto? Il sapore: molto carico, intenso, quasi speziato, può non essere gradito a qualche palato.

Matteo Clerici

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