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I 10 miti da sfatare sul rapporto tra le donne e il vino

Alla fine dello scorso anno, in un articolo su Repubblica.it è stato ripreso il contenuto di un post dell’enologo e wineblogger Julien Miquel che, sul suo blog di successo Social Vigneron, ha contraddetto quanto solitamente viene preso come verità assoluta in tema di rapporto tra le donne e il vino. E lo ha fatto prendendo spunto da dati e ricerche (da Vinexpo a Survey/IWSR/beverage dynamics, da Vinsetsociété a MyVitibox, da Ipsos a US WineMarketCouncil), arrivando alla conclusione che l’apprezzamento di un determinato vino piuttosto che di un altro non è un fatto di genere, ma di gusto individuale.
Come ogni lista che si faccia rispettare sul web, anche questa ha la forma del decalogo: 10 miti da sfatare su vino e gentil sesso.
1) Gli uomini comprano più vino delle donne.
Falso: le donne di vino ne comprano più degli uomini, anche perché sono le donne a fare la spesa per l’intera famiglia.
2) Le donne bevono per lo più vini bianchi e vini dolci.
Falso: in Europa le donne bevono per il 57% vini rossi, per il 30% bianchi e per il 13% rosé.
3) Gli uomini bevono il vino e le donne lavano i bicchieri.
Falso: questo modo di dire, oltre che non essere molto gentile, non rispecchia la realtà, dove il 51% dei bevitori di vino mondiali sono donne.
4) Le donne non sanno come comprare il vino.
Falso: le donne sono molto attente nello scegliere il vino a seconda degli abbinamenti enogastronomici da realizzare; sono inoltre molto attente alla regione o al paese da cui proviene il vino da acquistare.
5) Il vino fatto dalle donne è per le donne.
Falso: all’ultimo Feminalise World Wine Competition, nessuna assaggiatrice della giuria, composta interamente da donne, ha potuto distinguere i vini prodotti da donne da quelli prodotti da uomini.
6) Il vino è un comparto molto maschile.
Falso: sta crescendo la presenza femminile tra gli operatori del mondo del vino. Se in Francia le enologhe sono il 33%, in Spagna raggiungono il 50%, e se in Italia le sommelier sono “solo” il 40%, in Svezia, in Russia e Giappone raggiungono l’80%. Le viticultrici sono il 28% in Francia e il 30% in Italia.
7) Le donne non sono “avventurose” in fatto di vini.
Falso: le donne amano provare vini non ancora conosciuti e non si affidano esclusivamente ai consigli di amici o conoscenti uomini.
8) Le scelte delle donne sono più futili.
Falso: le donne risultano essere al contrario meno influenzabili e comprano un vino perché piace loro.
9) Le donne comprano a caso e in modo impulsivo.
Falso: le ricerche dimostrano che il 66% delle donne fa acquisti ponderati, dopo essersi informate e aver studiato la lista del negozio o dell’enoteca
10) Le donne che bevono vino sono molto sicure di sé.
Falso: anzi è vero il contrario, esse sono molto insicure e non hanno fiducia in se stesse.
Se la scelta di un vino piuttosto che di un altro è una questione di gusto e non di genere, allora invitiamo uomini e donne di tutte le età a venire a provare i vini biodinamici de La Raia, azienda agricola situata a Novi Ligure, in provincia di Alessandria. L’azienda, certificata Demeter, produce sia vino bianco che rosso, con 3 tipi di Gavi DOCG e due tipi di Piemonte DOC Barbera.
Sarebbe anche un modo utile per conoscere, attraverso la sperimentazione diretta, l’eccellenza del vino biodinamico, intorno al quale in Italia c’è ancora confusione, probabilmente dovuta proprio alla scarsa conoscenza che si ha di esso.

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