Le intolleranze alimentari: conoscerle, diagnosticarle, guarirle.
Nove anni dopo, c’era la necessità di confrontarsi con un più vasto pubblico rispetto a quello degli inizi. Il fenomeno delle intolleranze alimentari, infatti, è in continua crascita nel mondo occidentale ma altrettanto non si può dire della conoscenza del fenomeno stesso. Ancora oggi, esistono troppe opinioni e pochi dati scientificamente accertati sulle intolleranze e il portale Mieintolleranzealimentari.it vuole essere una occasione di divulgazione ma anche di incontro per coloro che soffrono di questo disturbo. Sul sito, infatti, è possibile interagire con lo staff che cura il portale ottenendo utili informazioni su come una intolleranza alimentare può essere diagnosticata ed affrontata.
Quando il "secondo cervello", cioè il nostro intestino, va in tilt bisogna cercare di capire attraverso una serie di sintomi, spesso aspecifici, che cosa può avere causato la disfunzione del nostro apparato digerente. Una visita dal proprio medico di famiglia è d’obbligo e se non vengono riscontrate altre patologie rilevanti e si continua a soffrire di disturbi intestinali, eseguire il test FIT (Food Intolerance Test) per la diagnosi delle intolleranze alimentari, può rivelarsi spesso risolutivo e sollevarci da quei disturbi che spesso condizionano pesantemente la qualità della nostra vita.
La cura potrebbe essere una semplice modificazione delle nostre abitudini alimentari attraverso una dieta che non includa quegli alimenti le cui sostanze interagiscono negativamente col nostro organismo. La dieta, è sempre bene ricordarlo, non deve mai essere frutto di un "fai da te" che causa, spesso, molti più danni che benefici al nostro organismo. Insieme ai risultati del test per le intolleranze, è possibile avere anche una dieta personalizzata approntata per il cliente da specialisti dell’alimentazione.
La tolleranza deve essere conquistata. Fin dalla nascita, ma già durante la vita fetale, gli esseri viventi mettono in atto un controllo attivo verso tutto ciò che li circonda, compresi gli alimenti. Quindi, si può dire che alla nascita siamo intolleranti a tutto.
E’ stato stimato che il 6-8% dei bambini italiani è allergico, ma che molto spesso il problema scompare durante la crescita.
Durante lo svezzamento si mette in atto il processo di controllo che ci permette di superare l’ipersensibilità. Se lo svezzamento avviene correttamente la tolleranza ai cibi viene naturalmente conquistata da ognuno di noi.
Talvolta la tolleranza non viene completamente raggiunta, ciò spesso è causato da fattori esterni come, ad esempio, forme allergiche non curate della madre durante l’allattamento al seno, trattamenti farmacologici della giovane madre o del bambino.
A volte può capitare che dopo aver raggiunto la tolleranza gli equilibri si rompono e possono comparire intolleranze alimentari anche in età non più giovane.
Il programma alimentare per il recupero della tolleranza presuppone uno svezzamento dagli alimenti non tollerati, tramite la loro graduale e crescente introduzione nella dieta.
Grazie a questi programmi alimentari si riesce nell’arco di 8-12 mesi a tollerare tutti gli alimenti e a guarire dalle intolleranze alimentari.
E’ importante che la reintroduzione degli alimenti venga sempre seguita da un esperto in dietetica o nutrizione.
Solamente attraverso l’elaborazione di un programma alimentare personalizzato, corretto ed equilibrato è possibile recuperare pienamente la tolleranza.
Visita il sito web www.mieintolleranzealimentari.it e scopri come è possibile guarire dalle intolleranze alimentari.