YOGA E VEGETARIANESIMO CONNUBIO VINCENTE
Yoga e vegetarianesimo un’unione importante per creare una migliore qualità della vita umana e non solo di questa. Lo yoga e il vegetarianesimo sono uniti da molti fattori importanti quali: ahimsa la non violenza, shanti la pace, prema l’amore. Il vegetariano non mangiando carne o pesce mette in pratica un messaggio di non violenza, di pace, di amore e di rispetto per le altre creature. Coloro che praticano lo yoga e sono vegetariani hanno più faciltà a raggiungere la pace mentale, a diffondere un messaggio non violento attraverso le proprie azioni e a trovare quella illuminazione d’amore che è propria del cuore di ogni essere umano. Ho sempre pensato che praticare yoga e mangiare animali sia una sorta di contraddizione. Lo yoga è una disciplina ultra millenaria e molte delle asanas (posizioni) dell’hatha yoga derivano proprio dalla lunga quantità di tempo che gli antichi yogi impiegarono nell’osservare la natura e gli animali. E’ così che ci sono le posizioni del cane, del gatto, della mucca,etc.., in queste posizioni si può sperimentare cosa si prova ad essere fedeli come un cane, scattanti come un gatto, pacifici come una mucca…..Se vogliamo capire bene il senso dello yoga dobbiamo riflettere sul perché gli antichi yogi dedicarono tanto tempo ad osservare ed ascoltare la natura e come loro stessi cercarono di entrare dentro di essa per scoprire i parallelismi che esistevano sia nella natura, che nell’essere umano. Quindi yoga significa non solo osservazione, ma anche ascolto di ciò c’è fuori di noi e di ciò che c’è dentro di noi. Ascoltare la vita, i suoi movimenti, le sue evoluzioni, le sue trasformazioni. Questi saggi capirono che ogni creatura, proprio nella scala evolutiva della vita, ha un suo perché di esistere. Le piante che crescono grazie al sole e quindi sono vive di energia vitale sono quelle che, non avendo una mente, sono meno sottoposte alla sofferenza e quindi più adatte a divenire cibo per l’uomo. Gli animali, come la parola stessa dice sono animati da una consapevolezza diversa rispetto alle piante e quindi capaci di vivere in maniera più profonda la sofferenza. Uccidendo un animale non solo si procura dolore, ma è come se si bloccasse questa scala evolutiva dell’essere e del divenire della vita. La scelta di un’alimentazione vegetariana non è solo una scelta salutistica ed etica, ma anche una scelta per migliorare le impressioni della nostra mente e rendere i nostri impulsi meno violenti, poiché noi siamo quello che mangiamo. Lo yoga, quello autentico, è la via per entrare dentro di noi ed iniziare a trasformare la nostra conoscenza al fine di pensare ed agire senza violenza alcuna, in pace e con amore. E’ un grande controsenso praticare una disciplina che porti ad un maggior grado di benessere interiore e poi agire in maniera tale da incrementare la richiesta di mercato di alimenti ottenuti praticando violenza e lasciando ad altri esseri viventi poca dignità di vita, se pensiamo a come vengono condotti gli allevamenti. Dove pensiamo vadano tutte le impressioni di depressione e di ansia dell’animale, dovuti alla sensazione di imminente morte a cui sta andando incontro? Quello che chiedo sempre anche ad amici che fanno parte di associazioni importanti che si occupano della tutela dell’ambiente e che mangiano carne é : “che senso ha proteggere alcune specie di animali e poi mangiarne altre? Oppure mangereste il vostro cane? Che differenza c’è fra il vostro cane e la bistecca nel vostro piatto? Essere vegetariani oggi significa creare il nuovo popolo della pace, della non violenza, dell’amore, quel popolo che in maniera silente inizierà a migliorare il mondo. Si può essere vegetariani per questioni di salute, per moda, per migliorare la linea, per politica, etc. tuttavia c’è una scelta vegetariana che è quella più importante: non procurare violenza, perché il cibo che conserva in se l’imprinting della violenza, certamente non migliorerà la qualità dei nostri pensieri…anzi! Ogni cosa nel mondo è composta di materia ed energia, quando la materia muore l’energia non c’è più…..Il pensiero non ha una forma, è energia e quindi viene nutrito dalla parte sottile e cioè vibrazionale, energetica del cibo…..mangiando un cadavere quale energia sottile andrà a formare i nostri pensieri? Riflettendo su questo possiamo trovare la risposta a molte situazioni di poco equilibrio che oggi imperversano nel mondo e di come sia oggi, più che mai, opportuno diventare vegetariani.
Adriana Crisci
insegnante yoga, naturopata, floriterapeuta, fotografa e scrittrice, da anni diffonde la cultura della non violenza, dello yoga e del vegetarinesimo attraverso conferenze, corsi e seminari, articoli su riviste, trasmissioni radiofoniche.
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