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Disturbi della Comunicazione Tante volte l’“ignoranza” conduce a delle soluzioni sbagliate o solo apparentemente giuste, non risolvono il problema, lo nascondono e lo minimizzano permettendo, alle volte, che covi in silenzio. Quando si parla di disturbi della comunicazione è un po’così. La scarsa conoscenza di queste problematiche potrebbe portare a soluzioni sbagliate o addirittura a mal interpretare il disturbo. Disturbi dell’età evolutiva Innanzitutto va chiarito che i disturbi della comunicazione appartengono alla classe dei disturbi dell’età evolutiva e già questo ci conduce a delimitare il campo ovvero i soggetti che possono esserne colpiti. Parliamo di bambini, bambini da 5/6 anni fino ai 10. Tra i disturbi della comunicazione si possono annoverare: balbuzie, deficit di attenzione/Iperattività, disturbo dell’espressione del linguaggio, disturbo di fonazione, mutismo selettivo e tic. Sono disturbi che si manifestano in maniera diversa ma hanno in comune l’interferenza sulla normale comunicazione del bambino. Questa interferenza è causata da ansia, stress o paure che i bambini possono avere durante importanti cambiamenti della loro vita come ad esempio iniziare a frequentare la scuola elementare, affrontare le prime “interrogazioni” davanti alla maestra e ad una classe intera, distaccarsi dai genitori ed altri. Ma vediamoli nel dettaglio. La balbuzie si caratterizza per l’interruzione, ripetizione e prolungamento di sillabe e parole. Può essere più o meno grave e avere diverse conseguenze. Curata tempestivamente può scomparire del tutto. La sindrome di deficit di attenzione-Iperattività si caratterizza per inattenzione, impulsività ed iperattività motoria prolungate nel tempo (più di sei mesi). Il disturbo dell’espressione del linguaggio è un disturbo della normale comunicazione ovvero la difficoltà, dei soggetti che ne soffrono, di pronunciare alcuni vocaboli o frasi complesse. Da qui ne derivano tutta un’altra serie di problemi come, ad esempio, il cattivo andamento scolastico. Il disturbo di fonazione è l’incapacità di utilizzare alcuni suoni. Può essere grave o meno ed influire sulla vita sociale e scolastica del bambino. Il Mutismo Selettivo si caratterizza per il fatto che il bambino non riesce a parlare soltanto in determinate situazioni. I tic sono delle scosse muscolari che si manifestano in modo rapido e ripetuto. Aumentano quando il bambino è sottoposto a stress e nervosismo e sono la manifestazione esterna di qualcosa che accade all’interno. A tutto ciò va aggiunto che i bambini che soffrono di disturbi della comunicazione sono “normali” ovvero sono dei bambini intelligenti come tutti gli altri, magari solo un po’ più deboli e sensibili. Per aiutarli sono necessarie tanta pazienza, calma e l’aiuto di un professionista competente, psicologo o logopedista che conducano il bambino all’accettazione del problema e all’eliminazione dell’ansia. A nulla servono punizioni o proibizioni che potrebbero portare soltanto il bambino a chiudersi maggiormente e ad avere maggiore paura delle situazioni a “rischio”. Il problema può essere completamente risolto o per lo meno possono essere eliminate o alleviate tutte le ansie e le paure che si sviluppano successivamente.
Tags: balbuzie, deficit di attenzione/Iperattività, Disturbi della Comunicazione, disturbo della espressione del linguaggio, disturbo di fonazione, mutismo selettivo, tic
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