No Banner to display
Provare una paura molto forte in situazioni di pericolo è perfettamente normale: a tutti può capitare di avere un singolo attacchi di panico ed il fatto che possa accadere in modo sporadico non basta per parlare di disturbo di panico vero e proprio. L’ansia e la paura sono sensazioni comuni ed hanno la funzione fisiologica di segnalare un pericolo. Per poter parlare di attacchi veri e propri è necessario che si manifestino una serie di sintomi mentali e fisici, i quali prenderanno la configurazione di un disturbo di panico qualora gli attacchi siano frequenti ed inaspettati; vediamo quali sono:
Abbiamo già detto che i soggetti affetti da disturbo di panico hanno attacchi frequenti ed inaspettati: inoltre, per il periodo del mese successivo, avvertono la preoccupazione che possa presentarsi un nuovo episodio e quali potrebbero essere le sue implicazioni. Le crisi si consumano in 10 minuti circa. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità questo disturbo interessa tra l’1,5% e il 3,5% della popolazione mondiale ed in misura maggiore le donne.
Come si interviene sul disturbo di panico?Fondamentalmente, sono due i trattamenti più accreditati: da una parte si può intervenire con una terapia farmacologica, a base di benzodiazepine ed antidepressivi, dall’altra si può intraprendere un percorso di cura con la psicoterapia cognitivo-comportamentale. In generale, si preferisce utilizzare i farmaci per periodi molto brevi, poiché potrebbero dare dipendenza. La terapia cognitivo-comportamentale mira a comprendere le cause della patologia e prevenire eventuali nuovi episodi.
Per saperne di più sul disturbo di panico e per effettuare una diagnosi certa, vi invitiamo a contattare un medico specialista.
Scegliere la Scuola di Psicoterapia più adatta a voiLa scelta della propria formazione post-lauream è un momento molto importante: questa attività, infatti, è dedicata ad una più precisa definizione del proprio futuro e comporta un investimento in termini di tempo e denaro. Quanti scelgono di frequentare la Scuola di Psicoterapia, in seguito al conseguimento di una laurea in Medicina e Chirurgia o Psicologia, si trovano molto spesso in difficoltà a dover scegliere un istituto piuttosto che un altro, non riuscendo a comprendere appieno le differenze tra i diversi modelli teorici e metodologici che vengono seguiti. Definire la psicoterapia è complesso, poiché vi sono numerose teorie e molti modelli ed indirizzi, che si traducono in concreto in altrettante Scuole di Psicoterapia diverse. Alla base di tutte le strutture, tuttavia, c’è un orientamento comune, poiché si basano su una relazione terapeutica che utilizza strumenti psicologici ed orientati alla comprensione del processo messo in atto nei diversi individui o fra più individui. La comprensione del cambiamento e una più approfondita conoscenza di sé rientra tra gli obiettivi fondamentali di questi percorsi formativi: soltanto conoscendo sé stessi, infatti, sarà possibile relazionarsi con gli altri nel modo migliore ed instaurare una positiva relazione con il proprio paziente.
Durata ed impostazione di base della Scuola di Psicoterapia
Le principali difficoltà che affrontano quanti ricercano la Scuola di Psicoterapia più adatta alle proprie esigenze risiedono proprio dall’eccessivo flusso di informazioni che vengono presentate. Vi consigliamo, quindi di contattare le diverse strutture presenti nella vostra città e nella vostra regione, chiedendo tutte le informazioni necessarie per comprendere i programmi e per capire quali siano gli orientamenti alla base dei corsi. Il percorso formativo ha una durata di 4 anni ed in genere le strutture associano la fase di formazione di base e personale, con approfondimenti nella forma di studi teorici e seminari e anche project di studio e di ricerca, che vengono utilizzati per testare direttamente sul campo l’applicazione dei principi studiati.
Tags: apc, disturbo di panico, panico, psicoterapia, Scuola di Psicoterapia, spc
Roma, 9 ottobre – A seguito del ricorso della Ici,…
Consulta: la quarantena obbligatoria per il Covid non vìola la…
Tamponi covid, i no vax sempre più aggressivi contro le…
Your email address will not be published.
Δ