I migliori consigli per aprire un centro medicina estetica
Avviare un’attività, a prescindere dalla sua natura, rappresenta una sfida particolarmente eccitante per un imprenditore (giovane o navigato che sia) mettendo a rischio le proprie competenze ed in gioco la propria voglia di rivalsa spesso in settori del tutto estranei alla propria esperienza diretta: se tale discorso risulta esser vero in linea generale ancor più lo è parlando del campo clinico e medico ed in particolare di un fenomeno in crescita come quello dell’apertura di un centro medicina estetica.
Dare vita ad un attività similare, in un periodo come quello attuale, potrebbe in realtà sembrare una scelta allettante dettata dai numeri in crescita che il comparto estetico e della chirurgia estetica stanno evidenziando, ciononostante come ogni legge di mercato è opportuno valutare come seppur ad una domanda crescente vadano soppesati alcuni aspetti connessi alla concorrenza già sul campo oltre che alle possibili evoluzioni nel tempo e tutti quei trend che nel corso degli anni hanno dimostrato come un segmento di mercato sia facilmente modificabile rispetto le aspettative iniziali.
Vale quindi la pena aprire un centro medicina estetica, specialmente dinanzi strutture già avviate (o anche in fase di avvio ma basate su esperienza consolidata) all’interno del settore? Quali sono le corrette domande che un imprenditore dovrebbe porsi prima di procedere a tali scelte? Esistono degli indicatori, di non facile lettura, che non solo possono rispondere a tali quesiti quanto anche indirizzare verso le scelte vincenti da proporre nel proprio portfolio terapeutico ai clienti in modo spingerli a preferire la propria struttura rispetto le altre (dettagli che alcuni dei migliori centri medicina estetica stanno già seguendo).
Tra queste spiccano la necessità di guardare all’estetica e chirurgia estetica odierna, un concetto da intendere quali trattamenti disponibili ed in percentuali richiesti dai clienti volgendo così lo sguardo e le energie (in termini di risorse umane ed economiche) verso quei trattamenti che possono garantire un andamento in termini d’attività e, qualora curati al massimo in termini di client satisfaction, portare anche ad un ritorno di branding ed immagine su larga scala attraverso il passaparola e la fidelizzazione. Altro quesito primario da porsi riguarda la previsione su micro e macro-scala, cercando di comprendere quali siano i trattamenti maggiormente richiesti nell’arco dei primi 3 mesi e possibilmente nella previsione annuale, in modo da farsi trovare preparati anche qualora si voglia solo avviare un graduale processo d’estensione del portfolio disponibile.
Ultimo, seppur da considerare quale persino primario, requisito per l’apertura centro medicina estetica riguarda senza ombra di dubbio la previsione dei futuri trattamenti – in combinazione con quelli attualmente disponibili – che potrebbero prendere il controllo rispetto altri pronti a cedere il passo: in tal caso tale parametro risulta importante non solo per evitare di restare indietro sul mercato quanto anche per evitare massicci investimenti su trattamenti pronti a sparire (o persino largamente diffusi dalla concorrenza a prezzi troppo bassi per le proprie previsioni di spesa al netto) puntando quasi all’avanguardia sulle novità medicina estetica che i clienti inizieranno a richiedere nel corso del tempo per la cura del proprio aspetto.