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Sonnambulismo violento: da cosa dipende?

Negli Stati Uniti ci sono circa 1 milione di persone affette da sonnambulismo, dato che si può riportare anche in Italia, con il 3,5% di adulti che hanno vissuto almeno un episodio di “passeggiata notturna”. Le cause possono essere svariate: eccesso di caffè e alcol, privazione del sonno in età adolescente a causa dell’abuso di tv, pc e videogames. Secondo uno studio canadese, poi, il sonnambulismo sarebbe anche ereditario. Ma ci sono alcuni casi, fortunatamente rari, in cui questo disturbo del sonno si manifesta con modalità violente, che ovviamente preoccupano le persone che vivono insieme ai soggetti vittima di questa forma di disturbo, soprattutto i partner che ne condividono il letto. Ci auguriamo per voi che il/la vostro/a fidanzato/a o vostra moglie/vostro marito non si alzi mai nel cuore della notte sbraitando e tirando calci, soprattutto che non lo faccia la notte di Halloween a Roma.
Nessun ricordo
Molto utile in tal senso la testimonianza di un’utente del sito “Medici Italia”, che nel 2010 ha chiesto una consulenza online in seguito ad un episodio a dir poco inquietante. Questa giovane di 22 anni raccontava di una notte passata con il suo fidanzato di 30. “Intorno alle 3 del mattino – scrive – si è alzato di scatto e si è lanciato contro la porta finestra, l’ha aperta e poi ha aperto anche le inferriate, facendo scattare l’allarme. Fino a quel momento era in una fase di trance, non rispondeva ai miei richiami, quando mi sono avvicinata per fermarlo mi ha urlato contro con una voce spaventosa e mi ha strattonato. Quando si è svegliato non ricordava nulla e diceva di aver sentito un rumore forte”. Ovviamente la giovane, dopo quell’episodio, era terrorizzata all’idea di tornare a dormire a casa del suo fidanzato.
Sonnambulismo o disturbo comportamentale in REM?

L’episodio raccontato potrebbe essere, effettivamente, una via di mezzo tra il vero e proprio sonnambulismo, quindi la forma più comune e diffusa di parassonia e il disturbo comportamentale in REM, ovvero la fase più profonda del sonno. Secondo i medici intervenuti in risposta alla 22enne spaventata, il suo fidanzato potrebbe aver vissuto un episodio di disturbo comportamentale, che solitamente viene causato da un sogno terrificante, ma dura pochi minuti e una volta svegli ci si ricorda tutto o quasi, ma soprattutto ci si ricorda il sogno che ha scatenato la crisi. Nel caso specifico, però, il 30enne “turbolento” si è svegliato sul balcone, non ricordava nulla e nemmeno se qualche sogno dal contenuto tremendo lo avesse indotto ad una parasonnia violenta. Rimane quindi un mistero, come per molti lo sono ancora le cause specifiche di questo disturbo del sonno, che assume forme svariate e spesso inquietanti. L’importante è ricordare sempre questo: se si vive con una persona affetta da sonnambulismo, tentare di svegliarla scuotendola bruscamente può essere fatale. Siate comprensivi e abbiate pazienza.

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