“Stanotte dormiremo insieme!”. Non lasciate che il vostro letto sia invaso dagli acari…
Ogni sera vi mettete a letto e pensate di essere soli, ma non lo siete. Circa 2 milioni di piccoli ragni insidiosi sono pronti ad accogliervi.
Si chiamano acari della polvere: vivono in ambienti caldi tra i 20 e i 30°C, proprio come casa vostra, il posto ideale per farli vivere e proliferare. E che lo sappiate o no, siete proprio voi che li nutrite ogni giorno.
Gli acari si cibano delle scaglie della pelle che perdiamo naturalmente. Le scaglie della pelle, si staccano dal nostro corpo e vanno ad alloggiare nelle fibre naturali e sintetiche dei tessuti.
Quindi materassi
, guanciali, moquette, tappeti, letti e giocattoli, sono l’ambiente ideale per far vivere e riprodurre gli acari.
Le camere da letto sono le stanze a più alta concentrazione di acari perché vi trascorriamo una buona parte di tempo. Calcolate che dormiamo 1/3 della nostra vita!
Ad essere sinceri, la semplice presenza degli acari, non sarebbe un problema. Il vero problema è che essi si nutrono e depongono circa 20 escrementi fecali sul materasso e sul guanciale. Ogni notte.
Questi escrementi contengono una proteina altamente allergica che li rende la causa principale di molte allergie. Si ritiene che gli acari della polvere siamo la causa scatenante di milioni di casi di infiammazioni bronchiali, riniti, raffreddori, infiammazioni degli occhi e congestioni nasali.
Il modo in cui l’acaro mangia la nostra pelle, è abbastanza complesso. Ve lo spieghiamo.
Gli acari sono incapaci da soli, di mangiare le scaglie della nostra pelle. Per farlo hanno bisogno di un aiuto. Il nostro materasso, la moquette, i mobili, sono popolati anche da funghi e spore. Sono loro che fanno cadere le scaglie della pelle. Solo dopo gli acari possano mangiarla. Senza i funghi e le spore, gli acari non potrebbero esistere.
Sul mercato sono finalmente disponibili nuovi tessuti antiacaro, la cui funzione non è quella di fare da barriera agli acari, come fanni i comuni tessuti anti-acaro in commercio, ma di eliminarli completamente.
Le fibre di questi nuovi tessuti contengono, infatti, sostanze capaci di bloccare la crescita dei funghi e dei batteri che rendono le cellule morte della pelle appetibili agli acari, prendendo di fatto “per fame” gli animaletti che, in questo modo, non trovano più nutrimento.
Con i nuovi tessuti antiacaro vengono realizzati coprimaterassi, copriguanciali e copripiumini.