Iliad ha oltre 300mila Sim attive
I tradizionali gestori di telefonia mobile hanno davvero sottovalutato la voglia di chiarezza e cambiamento degli utenti italiani, ecco dunque spiegati i numeri clamorosi generati da Iliad. Secondo il report diramato da Berenberg Bank, il nuovo operatore telefonico ha già traguardato l’attivazione di oltre 250mila richieste di portabilità principalmente da Fastweb, Tim e Wind Tre.
Il rapporto della banca d’affari tedesca (la seconda più antica al mondo, fondata nel XVI secolo) sarebbe stato generato da “incontri” con gli operatori telefonici. Inoltre, questo numero va sommato alle nuove attivazioni, “un volume sul quale i concorrenti di Iliad hanno una limitata percezione”. Si tratta di un dato che oscilla tra 50mila e 100mila schede telefoniche nuove. Il totale porterebbe Iliad a gestire già un volume superiore alle 300mila Sim in Italia, con un ritmo di attivazioni superiore a 10mila nuove schede telefoniche a giorno.
Facciamo la tara
Ai colleghi di Tom’s Hardware, Benedetto Levi, Ad di Iliad Italia, non ha voluto commentare i dati dell’ente tedesco e si è limitato a dire di essere “estremamente soddisfatto del successo del lancio e dell’offerta, in termini di utenti. E anche dei feedback positivi che ci giungono dai nostri utenti”. Ha aggiunto il manager che le iniziative attuate dagli altri operatori “per contrastarci ci confermano che effettivamente Iliad ha smosso le cose e portato valore alle persone”.
L’obiettivo dichiarato di Iliad è arrivare al milione di persone, meglio se già entro l’estate. Questo dato di 300mila attivazioni al mese porterebbe il nuovo gestore a raggiungere il target entro la fine di agosto.
La domanda vera è: bisogna credere a Berenberg? Forse sarebbe meglio farsi qualche domanda in più, piuttosto che “bere” i dati e ripubblicarli con fare sensazionalistico. Analizziamo la situazione.
Innanzi tutto il report è stato ottenuto non contattando Iliad ma sondando le percezioni e raccogliendo informazioni dagli altri gestori telefonici concorrenti. Gli stessi che stanno attuando manovre piuttosto discutibili, lontane dalla competizione reale sui servizi, mettendo sotto la lente d’ingrandimento elementi collaterali più che la tariffa stessa. Si veda l’inutile e pretestuosa polemica sulle Simbox (che abbiamo dimostrato qui essere legali). Per non parlare di offerte apparentemente più vantaggiose di quelle di Iliad ma ancora una volta ricche di costi nascosti che fanno lievitare la spesa mensile reale.
Oltre a stilare un report basato su fonti indirette dei concorrenti, bisognerebbe anche capire che interesse avrebbe Berenberg. Per esempio, a metà maggio Iliad Francia ha subito una forte oscillazione negativa in virtù del mancato raggiungimento dei traguardi finanziari. Questa situazione ha dato vita a una seconda metà di maggio di forte rivoluzione per il management francese, con rilancio dell’azienda.
Le azioni però hanno subito un brusco calo e sono tutt’ora in trend negativo. Dato che Berenberg è una banca d’affari, ci sono altri interessi nel compensare le notizie francesi con quelle italiane?
Infine, fa bene Levi a non entrare nel gioco tattico-politico con commenti a dati provenienti da fonti esterne. La stessa fonte che non più tardi di un mese fa definiva le azioni di Tim come “grossolana spazzatura”. Ecco, un’azienda celebra i dati quando questi sono ufficiali. E affrettare troppo i tempi rischia di togliere credibilità alle parole finora spese. Per Iliad che ha fondato tutto su concetti base e universali quali trasparenza, libertà e correttezza non serve dare linfa a report di questo tipo.
Ancora una cosa…
I dati di Iliad saranno sicuramente egregi e soddisfacenti (magari addirittura superiori a quelli di Berenberg), ma meglio attendere quelli reali prima di dare sfogo alla punta della penna. Ma davvero è credibile un report che non definisce una forchetta tra 50mila e 100mila le nuove attivazioni? Un dato che potrebbe essere ipotizzato da chiunque, un piccolo sforzo per una banca con uno storico così celebre. Tutto ciò senza voler togliere nulla a Iliad, a cui auguriamo che i dati reali siano nettamente maggiori di questi ottenuti in modo del tutto verificabile e criticabile.
FONTE: igizmo.it