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“Ansia e coscienza sono una potente coppia di dinamo. Insieme, possono garantire che uno lavori duro ma non garantiscono che si lavori a qualcosa che ne valga la pena.” A. J. Toynbee Advalora, Colligo e Spring sono tre call center di Torino ma per i disoccupati sono le tre madri dei film di Dario Argento. Hanno tre storie ma garantiscono un unico dolore che ha nome precarietà. Per un lavoro presso la societa’ Advalora a marchio Telecom e per la Colligo per la commessa Seat si riceve una lettera di assunzione come operatore alle centrali telefoniche a tempo pieno e come tipo di contratto di lavoro il progetto. Tutte e tre le società con sede legale via assarotti 10 a Torino, hanno come durata del progetto il mese. Il contratto Advalora Telecom prevede come retribuzione un importo complessivo circa di € 480 lorde a condizione che il collaboratore realizzi un numero di contatti utili non inferiore a 960 ed € 400 con 800 contatti per Seat a Colligo che non vengono certificati da nessuno per cui ci si affida alla diligenza del buon padre di famiglia del committente. Le provvigioni hanno un gettone base di 4 e 8 euro per la vendita di un contratto adsl 7mega, Tutto Incluso e Tutto Compreso, che sono le proposte base, tenendo presente che ad ogni attivazione vocale l’operatore vincola il cliente con un rapporto con Telecom ad un costo medio di circa 40 o 50 euro al mese per un anno. Per la commessa Seat per ogni contatto positivo, minimo 30, viene corrisposto il 2% lordo sul venduto con cifre che possono variare a seconda della zona in cui il potenziale cliente si trova e di conseguenza il pacchetto di 8 parole chiave 89.24.24 puo’ costare dalle 250 ai 900 euro all’anno per attività commerciale. Il turno è gestito in maniera autonoma dall’operatore che può scegliere liberamente gli orari “fermo restando le esigenze organizzative della Società” che sono prioritarie. Il lavoro viene svolto part time su turni di quattro ore coordinati da un team leader che passa il tempo a fissare lo schermo del computer e a spiare in cuffia le telefonate, mentre si viene seguiti ed incitati in sala dalle assistenti che ti insegnano con l’ingegneria sociale, i trucchi per convincere il cliente ad acquistare di impulso. Per Telecom stupisce inizialmente che gli operatori per indirizzare il cliente sul prodotto a lui più consono, gli chiedano se ha una o due linee e quale sia la sua ultima bolletta telefonica, informazioni indispensabili per una corretta gestione della vendita, ma poi si comprende che questi dati sono in possesso del team leader, persona non addetta alla produzione, che per esercitare il potere di controllo e giustificare il suo contratto dipendente rende difficile il lavoro dei collaboratori negandone l’accesso. Nella commessa Pagine Gialle, il team leader con l’incarico di trasmettere i messaggi, per giustificare la sua utilità ma non riuscendo a gestire il servizio, autorizza l’invio dei fax e delle email nel numero di una al giorno per collaboratore. Nonostante il numero di chiamate effettuate, piuttosto che abilitare l’uso delle email per ciascuna postazione e consentire le richieste di brochure informative alle aziende costringe gli operatori a millantare vantaggi e certezze di un servizio come l’89.24.24 che non garantisce nulla se non la spesa. L’atmosfera che si respira é quella dei polli in batteria, dove le anagrafiche dei clienti molestate fino alla nausea, per garantire il maggior numero di contatti possibili vengono sparate dal sistema a raffica come palle da tennis. Puoi incontrare l’esotica barista di Santo Domingo accanto al cinquantenne fruttivendolo al mercato, la psicologa trentacinquenne fuori corso vicino all’elitaria studentessa di storia dell’arte, l’ex titolare di agenzia immobiliare tra la contabile fallita ed il sorvegliante mancato. Un insieme disparato di individui che nonostante il lavoro, non riesce a mantenersi, perche’ solo con un orario di otto ore e un numero imprecisato di attivazioni puoi garantirti l’equivalente di un part time da dipendente. Quello che mi chiedo e dove siano i Sindacati e se lo Stato Italiano si rende conto che dopo un contratto a progetto rinnovato almeno per tre mesi si ottiene dall’Inps un sussidio che consente di pagarsi l’abbonamento annuale degli autobus. Lavorare per questo gruppo ha come unico scopo quello di arricchire i titolari e far lavorare i raccomandati del back office, perchè ne’il fisso né le provvigioni bastano a garantire una esistenza dignitosa, ed il rinnovo coattivo mese per mese aumenta l’ansia ed il senso di precarietà che portano il finto operatore alle centrali telefoniche, ad abbandonare il posto per lasciare il turno ad un altro giovane senza speranza, pronto a tutto pur di ottenere quella vendita che non fa la differenza. Il presente articolo è frutto di una esperienza personale ed i contratti possono testimoniarlo, come la continua ed ossessionante ricerca sul web da parte del loro ufficio personale che con reiterati annunci convincono gli incauti che è arrivato il loro turno per una sistemazione. Rainbow7
Tags: Advalora, Call Center, Colligo, Lavoro al telefono, Precariato, Spring, sussidio, Tariffa oraria, telemarketing
Dai rom che non pagherebbero il biglietto dell'autobus ai soldi…
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