Recuperare crediti per Sky Italia con il Consorzio Job&Service!
“Tutto si paga, con 24 ore di giovinezza al giorno.” Ardengo Soffici
Nel mese di giugno ho risposto ad un annuncio [email protected] che cercava operatori telefonici addetti al recupero crediti. Al termine delle selezioni eravamo un gruppo estremamente variegato. Alcune delle ragazze erano originarie del Camerun, dell’Ecuador, del Marocco, dell’Albania e davano alla riunione un respiro internazionale ma la folla dei potenziali lavoratori sembrava scelta a campione, come se fossimo le cavie di un esperimento. La formazione era a carico della società di recupero crediti la Intellcredit di Roma ma pagava il Consorzio Job&Service originario delle Marche. Il Formatore di Roma per la Intellcredit era un tizio alto, laconico e con una criniera di capelli bianchi raccolta in un codino che lo rendeva molto aggressivo. Il dottore del Consorzio poteva concorrere come controfigura dell’allenatore Ciccio Graziani e sfoggiava scarpe di coccodrillo. Il luogo della formazione era un locale all’ultimo piano in via Sansovino 243 a Torino, in un quartiere squallido di capannoni e di uffici anonimi con l’ascensore guasto e una vecchia targa di una società fallita fuori della porta. All’interno c’erano una fila di computer obsoleti con accanto liste di clienti di una ditta che produceva vino, ed apparecchi telefonici ancora funzionanti con le cuffie abbandonate. Il locale era moderno ma disadorno ed era stato affittato da una società di telemarketing la Inlinia che aveva cessato l’attività ma che promuoveva il lavoro. Il recupero crediti si sarebbe effettuato sulla clientela Sky e si divideva in Sospesi e Legali. I primi erano quelli che avevano avuto una interruzione di segnale e che dovevano alla società poche centinaia di euro, i secondi avevano invece il contratto cessato e dovevano risarcirne parecchie centinaia. Inizialmente avremmo analizzato in maniera approfondita il contratto Sky e poi con il Formatore ci saremmo esercitati sull’utilizzo del software gestionale Diogene. Il dottore del Consorzio laureato in legge, ci aveva assicurato che i suoi associati, titolari di una cooperativa, avevano l’intenzione di assumere tutti con un contratto part time da dipendente per cinque ore più un bonus provvigionale. I computer erano solo sei e i corsisti più del doppio per cui la maggioranza si dichiarò disponibile in attesa dell’arrivo dei portatili, a lavorare su dei turni. Il senso di disagio mi attraversò quando ci venne chiesto di esercitarci alla gestione delle telefonate su debitori reali e che quindi dovevamo effettuare dei veri e propri recuperi: senza un contratto di lavoro o una lettera di mandato mi era sembrata una una proposta illegale. A che titolo avremmo operato? Ci venne consigliato di usare solo il nome e di definirci collaboratori di Sky perchè ci trovavamo in formazione e che telefonavamo per una questione amministrativa. Nella media un corso di Phone Collection per recuperatori è di cinque giorni mentre noi eravamo già al telefono dalla metà del mese di giugno. Le tecniche che vengono insegnate per recuperare il credito sono molto aggressive e minacciano una causa in tribunale se non vengono pagate le somme dovute, ma si mira ad ottenere il denaro con dei piani di rientro rateizzando la somma per i Legali mentre per i Sospesi con tono più soft, avremmo dovuto far ritornare i debitori nei ranghi perchè la maggior parte dei clienti non legge bene il contratto: alcuni avevano sbagliato a dare la disdetta facendola via fax, altri avevano dimenticato di restituire decoder e tessera in comodato d’uso che poi erano stati addebitati. Ho scoperto che è inutile urlare! Quando un cliente non paga è perchè non può farlo e lo capisci perchè ti risponde al telefono mentre i furbi cambiano numero per non essere rintracciati. La maggior parte delle pratiche Legali che venivano scaricate sul nostro terminale, presentavano numeri di telefono che suonavano a vuoto e quando trovavamo un malcapitato che rispondeva, dovevamo essere sufficentemente bravi da spaventarlo per indurlo a pagare tramite bollettino postale almeno una rata della somma o sapevamo che si sarebbe reso irreperibile. Il lavoro era quindi una continua caccia al debitore che doveva svolgersi dalle ore 15 alle ore 21. Alla fine del mese di giugno l’Avvocato del Consorzio ci riferì con rammarico che l’assunzione a dipendenti sarebbe stata solo simbolica di un’ora al giorno per farci avere un contratto e che poi ci saremmo arrangiati in nero per verificare la fattibilità del lavoro prima di un vero e proprio contratto part time. I computer non erano ancora arrivati e l’attività di recupero era stata praticamente gratuita e aveva probabilmente pagato la parcella del Formatore. Essendo i Sospesi poco redditizi per il Consorzio, sarebbero stati lavorati a domicilio mentre i Legali con provvigioni più sostanziose, sarebbero stati contattati dall’ufficio. Più della metà dei selezionati venne eliminata in questo modo dato che la commessa dei Sospesi era saltuaria e che quindi bastava un pagamento a ritenuta d’acconto, mentre per i Legali ci sarebbe stata un’assunzione per coloro che si sarebbero dimostrati sufficentemente abili e privi di scrupoli nelle trattative con i debitori. Se una società vuole dei lavoratori a domicilio dovrebbe dirlo espressamente in sede di colloquio. Dato che facevo parte dei sopravvissuti mi venne chiesto di firmare una serie di fogli senza intestazione che riguardava il regolamento come futuro dipendente di una cooperativa. Firmai il foglio dato che aveva i presupposti legali per venire annullato, ed aspettai di leggere il contratto che non è mai arrivato. Sul sito del Consorzio Job&Service potete leggere che “il consorzio nasce dall’unione di alcune cooperative che hanno unito le forze per uscire da un particolare momento di congiuntura economica negativa“. Quali cooperative? Se hanno delle referenze che le mostrino! La loro mission è “ricerchiamo una risposta a problemi immediati e specifici di disoccupazione, di lavoro sommerso per l’aumento del costo della vita nel pieno rispetto dei principi di uguaglianza e di solidarietà“. Quali principi? A metà del mese di Luglio essendo ancora in nero e senza lettera di mandato, mandai una email per cessare con loro qualunque rapporto. Attualmente non ho percepito alcun emolumento dato che il loro contratto sarebbe stato retroattivo. In pratica prima dimostri di saper lavorare e se rendi poi ti assumono alle loro condizioni. Nessun cliente Sky Italia deve essere contattato da operatori senza lettera di incarico o con il numero secretato. Rainbow7