“I tuoi dati sono un tesoro”, il Garante lancia campagna per accrescere consapevolezza
Roma, 22 gennaio – I dati personali sono un bene prezioso, da proteggere e difendere a tutti i costi. Ma talvolta sembriamo dimenticarcene o perlomeno malintendere la reale e concreta importanza del “tesoro personale” del quale dispone ciascuno di noi.
Proprio per questo il Garante per la protezione dei dati personali ha voluto dedicare la sua ultima campagna istituzionale, appena lanciata in rete, a ricordarcelo. In uno spot di due minuti e mezzo, l’Autorità racconta tutti gli ambiti della vita di ciascun individuo in cui i dati sensibili vengono condivisi e sono potenzialmente a rischio: dalla nascita fino alla terza età quando “siamo più fragili”, dai dati dell’identità digitale sempre più diffusi in rete a quelli sanitari, che vedono coinvolte ovviamente anche le farmacie.
Una sfida che negli anni è diventata sempre più complessa ma in cui il Garante rivendica il ruolo di sostegno alle persone svolto. Un ruolo che, in quasi 25 anni di attività da quando è stato istituito con la legge sulla privacy (n°675 del 1996), ha portato a tante piccole grandi conquiste in materia di cultura della riservatezza.
A partire dalla linea gialla che oggi in tutti i luoghi pubblici garantisce una distanza minima tra chi è allo sportello e il resto del pubblico, fino ad arrivare al contributo dato per avere norme rispettose della privacy e ai tanti interventi sanzionatori contro comportamenti che hanno leso la libertà e i diritti degli individui, dal cyberbullusmo al diritto all’oblio.
Lo spot racconta tutto questo con un linguaggio che parla al cuore delle persone, sensibilizzandole sul valore dei dati personali e sul perché è importante proteggerli nella vita di tutti i giorni, soprattutto oggi nella dimensione digitale nella quale siamo immersi.
L’importanza del tema emerge chiaramente nei numeri delle sanzioni inflitte da tutti i garanti della privacy europei dal 25 maggio 2018 a oggi, ovvero da quando è entrato in vigore il Gdpr, il Regolamento europeo sul trattamento dei dati personali. Secondo una ricerca appena pubblicata dallo studio legale internazionale Dla Piper, nei 27 Stati membri dell’Unione europea, con l’aggiunta di Regno Unito, Norvegia, Islanda e Liechtenstein, sono state inflitte sanzioni per un totale di 272,5 milioni di euro a seguito di differenti tipologie di violazioni in materia di trattamento dei dati personali. Con un aumento del 39% rispetto ai 20 mesi precedenti la data di applicazione del Gdpr.
In questa speciale classifica, il Garante per la privacy italiano è in testa avendo erogato sanzioni per un valore superiore ai 69,3 milioni di euro. Davanti a Germania e Francia che hanno inflitto sanzioni complessive rispettivamente di 69,1 milioni e 54,4 milioni di euro.
In totale, da quando il regolamento europeo è entrato in vigore sono state registrate più di 281.000 notifiche di violazione dei dati personali, con Germania (77.747), Paesi Bassi (66.527) e Regno Unito (30.536) in cima alla classifica per numero di violazioni. Francia e Italia, che contano una popolazione superiore rispettivamente ai 67 milioni e ai 62 milioni di persone, nello stesso periodo hanno registrato solo 5.389 e 3.460 notifiche di violazione dei dati personali, dimostrando le differenze culturali nell’approccio alla notifica delle violazioni.
Una sfida che, come evidenzia la campagna del Garante, si può vincere “insieme” ma che deve partire necessariamente dalla “consapevolezza”.
FONTE: rifday.it
VIDEO: Canale YouTube ufficiale del “Garante per la protezione dei dati personali”