MERCIFICAZIONE O SEMPLICE ESIBIZIONE DI BELLEZZA?
Prendo spunto da un interessante articolo sul blog Sochus.it per approfondire un argomento che, lo so bene, apre scenari a perdita d’occhio sui cui misurarsi a suon di pareri: l’utilizzo del corpo femminile nella pubblicità, nel marketing in genere. Spesso si sente parlare di vera e propria “mercificazione”, di “sfruttamento della donna” pur di vendere un prodotto. Purtroppo (e questo è un mio parere personale) credo che il nostro pensare a tal proposito sia condizionato pesantemente dal nostro background culturale e, soprattutto, religioso (in Italia, si sà, abbiamo il Vaticano “in casa”). Tuttavia io non la vedo così nera. Un corpo, che sia maschile o femminile, è ciò che è: un corpo. E, se lo si ritiene talmente bello da poter attrarre l’attenzione del potenziale osservatore, cosa ci sarebbe di male nell’esibirlo, se avviene nel rispetto dell’essere umano? Anziché incentrare la discussione dell’argomento analizzando aspetti quali l’etica, la morale, il “rispetto della donna”, come spesso si legge o è possibile ascoltare nei dibattiti televisivi, secondo me sarebbe meglio concentrarsi sulla consapevolezza con la quale si compie un’azione (quella di esibire il proprio corpo, per l’appunto).
Hurka…il terreno si fa accidentato e pieno di incroci da percorrere. Prima di inciampare, mi piacerebbe tanto sapere cosa ne pensate…
Casper