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Acquisto casa a Pisa e andamento mercato immobiliare

A Pisa come altrove è sicuramente necessario rivolgersi per compravendita ed affitti a agenzie immobiliari solide e qualificate che sappiano rispondere alle differenze esigenze dell’utenza offrendo qualità e competenza, che oggigiorno richiede una diversificazione di prodotto a seconda delle necessità. Difatti le necessità degli acquirenti possono basarsi su molti fattori, quali zona di acquisto (centro – periferia – campagna), metri quadri, numero di occupanti, reddito annuo, oltre ad altre variabili soggettive.

Volendo effettuare una stima di previsioni sul mercato immobiliare globale possiamo confermare che lo stesso, nella seconda parte del 2010 corre alcuni rischi.

Difatti nonostante la fase negativa sia già stata superata tra la metà del 2008 e il 2009 l’agenzia di consulenze immobiliari Knight Frank ha analizzato i sette rischi con i quali il mercato globale si troverà a fare i conti.
-In una scala da 0 (pressochè nulli) a 10 (rischio massimo) passando per il punto 5 (rischio moderato) l’istituto di analisi mette a confronto i pericoli del mercato immobiliare in Asia, Europa e Usa. I sette rischi sono: deflazione, aumento dell’inflazione, debito degli Stati, debito al consumo, disponibilità del debito per i mutui, doppia recessione, instabilità politica.
-Se si confrontano le situazioni di Asia con quelle di Europa e degli Stati uniti, si nota che ad avere livelli di rischio più alti sono i paesi asiatici e che la differenza fra i due blocchi è notevole. Tranne per il rischio inflazione, che in Europa è più alto.
-Nel nostro continente, invece, il rischio maggiore è quello riguardante il debito al consumo, mentre il minore è rappresentato dalla deflazione. Al secondo posto per gravità c’è la doppia recessione, al terzo il rischio inflazione quasi a pari merito con il debito sovrano, mentre già sotto la soglia del rischio medio troviamo l’instabilità politica.

Le previsioni della società di studi economici Nomisma sul mercato immobiliare italiano confrontano l’andamento e riportano i seguenti dati:
La ripresa del mercato immobiliare italiano è più lenta di quella già da tempo avviata nei principali mercati esteri
-Si registra un piccolo recupero delle transazioni, solamente per il comparto residenziale, soprattutto nelle grandi città
-Il mercato della locazione non riesce ad attrarre la domanda che non ha accesso a quello delle compravendite
-Continua le flessione dei prezzi (circa un punto percentuale in meno rispetto alla fine del 2009), anche se rallenta il ritmo della discesa
-Dall’inizio della crisi i prezzi degli immobili hanno perso mediamente il 5% in termini nominali (-7% in termini reali)
-La ripresa dei prezzi è attesa non prima della fine del 2011 e risulterà, almeno inizialmente, di modesta entità
-Gli immobili d’impresa si trovano ancora fortemente sotto tono a causa delle incertezze sui tempi e sull’intensità della ripresa economica
-Il mondo dei fondi immobiliari e degli investitori istituzionali in genere è ingessato dall’incertezza regolamentare.

Per quanto concerne le previsioni sul mercato immobiliare di Pisa a settembre 2010 possiamo evincere che:
– Il mercato immobiliare è sicuramente in ripresa in quanto viene monitorata una nuova spinta alle compravendite e affitti
– Gli agenti immobiliari vedono con positività l’evolversi del settore dando per certo uno sviluppo nei prossimi dodici mesi. Il settore immobiliare nel medio periodo mostra concreti segnali di ripresa.
-Pierluigi Bernardeschi, presidente provinciale Fimaa, aggiunge: «I segnali di ripresa del mercato immobiliare sono un fatto solo in parte confermato dai dati ufficiali, ma che nel nostro lavoro quotidiano lavoro registriamo sempre di più. È evidente una rinnovata propensione all’acquisto di case, oppure ad acquisti per investimento su affitto. Come Fimaa, in collaborazione con Confcommercio Pisa, stiamo organizzando per novembre un convegno su “La ripresa del mercato immobiliare”».
-Nelle opinioni degli agenti immobiliari i prezzi delle compravendite resteranno sostanzialmente stabili.
-Compravendite. In crescita. Gran parte degli operatori (75%) è convinta che nei prossimi 12 mesi il numero di compravendite sia destinato a crescere, il 20% segnala una situazione stabile, appena il 5% di loro prevede una diminuzione.
-Domanda di case. È in crescita nel medio periodo. Gran parte della domanda si muove all’interno di una disponibilità economica non superiore ai 270.000 euro, per un prodotto medio (trilocale o quattro vani, 85-95 mq circa, a seconda della zona di riferimento).
-Offerta di case. Con il mercato in evoluzione positiva, può aumentare anche l’offerta di abitazioni sul mercato.

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