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Calzedonia, la nuova sede di Mosca

Nato nel 1986 in provincia di Verona, Calzedonia in meno di trent’anni ha conquistato una posizione da grande marchio internazionale nel settore dell’intimo e dei costumi da bagno. Quest’anno Calzedonia ha fatturato 487 milioni di euro, con un aumento del 16 per cento rispetto allo scorso anno. Ma il gruppo, che comprende altri marchi di successo come Intimissimi, Tezenis e Falconeri, la collezione di cachemire low cost, ha raggiunto un fatturato di 1,5 miliardi di euro. Quest’anno i negozi passeranno da 3.300 a 3.700 con 400 punti vendita in più, in vari paesi del mondo. In Russia sono previste 100 nuove aperture. Nella capitale russa il gruppo italiano ha recentemente allestito una nuova sede con uf?ci e residenze aziendali nella St. Petersburg Tower, un grattacielo nel cuore del nuovo distretto economico e commerciale della città, inaugurato nel 2009 e battezzato City of Capital. Il complesso comprende due grattacieli di 76 e 65 piani, intitolati alle città di Mosca e San Pietroburgo.

IL PROGETTO ILLUMINOTECNICO
Se di giorno la luce naturale è protagonista attraverso un gioco di ri?essi che proiettano il panorama circostante all’interno dell’architettura, di notte il rapporto si inverte: “La luce arti?ciale si sostituisce a quella naturale e le vetrate perimetrali diventano super?ci ri?ettenti che replicano al di fuori lo spazio interno, ampliandolo” spiega Nigri. Lo studio illuminotecnico è stato realizzato dalla Disano Illuminazione: “Abbiamo scelto prodotti semplici e lineari – spiega Diego Ambrosi di Disano che ha seguito il progetto – abbiamo installato plafoniere e nessun apparecchio a sospensione così che gli spazi sembrassero più ampi”.
In particolare è stata progettata l’illuminazione degli uf?ci amministrativi e commerciali e della sala conferenze. La scelta è caduta sui prodotti Fosnova, apparecchi dal design lineare perfettamente integrabile nell’allestimento: Maxi Liset per una luce funzionale, Micro Liset per un’illuminazione d’ambiente dall’effetto più architetturale e proiettori Sonik per una luce più intesa e direzionata. I corpi luce non hanno solo una pura funzione tecnica, ma anche estetica: “Nelle principali aree di relazione, come la hall di ingresso o la sala polifunzionale, il controsof?tto s’interrompe e in questi spazi sono stati montati gli apparecchi in modo da formare dei giochi geometrici”.
IL SISTEMA DI CONTROLLO
L’intero impianto illuminotecnico è gestito via software: “Si tratta di un sistema automatizzato, basato su protocollo Dali, che permette di regolare la luce in ogni ambiente in modo indipendente e di programmare l’intensità di ogni singolo apparecchio. Gli uf?ci occupano una super?cie di circa 2mila metri quadrati, il 70% della quale allestita come open space: questa tecnologia permette di regolare l’illuminazione a seconda delle diverse esigenze e garantisce risparmio energetico”.
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