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Compierà 100 anni il prossimo 16 gennaio il signor Fernando Reali, nato e residente a Velletri. Festeggerà questa bella giornata con la moglie Vera (94 anni, classe 1922) i figli Luciana, Nando e Claudia, i nipoti Ilaria, Lorenzo, Roberto e Giulia, la nuora Daniela, il genero Nicola e una bella riunione di parenti. Gli anziani coniugi, che godono tutt’ora di buona salute, hanno celebrato le nozze di diamante l’anno scorso: infatti si sposarono nel lontano 1945. Fernando Reali è un personaggio ben noto a Velletri, per essere stato il custode del parco comunale di Santa Maria dell’Orto fino alla chiusura della fonte, data dalla quale iniziò a godersi la meritata pensione. Ed è proprio dedicata a Santa Maria dell’Orto questa poesia, che ha scritto di suo pugno…. e senza uso di occhiali! “Si te senti in gola un po’ d’arsura – che la sera innanzi te sì ‘mbriacato – damme retta a mì nun me fà torto – curri a bè l’acqua di santa Maria dell’Orto! – Quest’acqua anticamente mentovata – si te la bevi diggiuno la mattina – te fa più bene de ‘na medicina. – Perciò bevetela ben volentieri – e benvenuti a tutti i forestieri”. Chissà, forse sarà stata anche l’acqua della fonte e l’aria pulita di Velletri a permettere ai coniugi Reali di arrivare a questo bel traguardo. Il parco pubblico di Santa Maria dell’Orto si trova a poche centinaia di metri fuori da Porta Napoletana, ultimo resto di quelle che furono le antiche mura Veliterne, lungo la strada che porta a Cisterna di Latina. Adesso purtroppo il giardino è sì accessibile al pubblico, ma la fonte è chiusa da decenni. Un tempo era molto frequentata ed erano numerosissime le persone che quotidianamente andavano a rifornirsi di acqua da bere, perché la sorgente aveva fama di essere benefica per la cura di svariate patologie. Fosse vero o meno, Fernando e la moglie Vera sono arrivati a quasi duecento anni in due bevendo quest’acqua: se forse non era miracolosa, sicuramente non era nociva! Il luogo è bello e ombreggiato, invita alla sosta. Oggi è dotato di una pista di pattinaggio e di un bar, nonché di un parcheggio, tutti servizi che contribuiscono a tenerlo vivo. Certo, non possono sostituire la sorgente, ma insomma, non si può avere tutto….. Ricordo le mie prime frequentazioni del parco quando ero bambino, quasi sessant’anni fa. In quel tempo trascorrevo due mesi di vacanza estiva a Velletri. Il custode e la famiglia abitavano (e abitano tutt’ora) in una casa adiacente alla fonte; le mie visite a Santa Maria dell’Orto erano una festa, perché avevo molte opportunità di giocare. Inoltre, lì vicino, dove oggi sorge un impianto dell’Enel, c’era all’epoca un campo dove facevano volare gli aeromodelli a motore. Niente a che vedere con quelli di oggi, sofisticatissimi e radiocomandati. Quelli erano di legno di balsa e carta, con motorini a scoppio che producevano un frastuono incredibile e volavano soltanto in cerchio, attaccati a due cavetti, ma a me e agli altri bambini sembravano delle autentiche meraviglie. Ricordi lontani, ma ancora molto vivi, come accade di solito quando l’età avanza e riaffiorano cose che si pensava di aver dimenticato. Dalla cronaca di un genetliaco sto scivolando nel sentimentale….. e questo non fa notizia: allora concludo con il formulare a Fernando e Vera Reali i più affettuosi auguri per questa straordinaria giornata. Che possano entrambi continuare a godere di buona salute, circondati come sempre da figli e nipoti. Quale miglior modo di trascorrere gli anni della senilità?
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