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Una nuova forma di tutela per i beni e la famiglia

C’è una nuova forma di tutela, anche se in realtà è molto antica, ma in Italia è ancora poco conosciuta e apprezzata: Il Trust. Il Trust è quindi uno strumento giuridico che, per determinato scopo e nell’interesse di uno o più beneficiari, consente di strutturare in vario modo “posizioni giuridiche” basate su legami fiduciari. Questo si traduce in una forma di tutela molto duttile, applicabile a molte situazioni e con moltissime finalità. Basti pensare che con il Trust è possibile: Pianificare una successione, proteggere i soggetti deboli e/o disabili, garantire integrità al patrimonio personale, gestire dei rapporti patrimoniali nelle famiglie di fatto, garantire la conservazione dell’impresa e facilitare il passaggio generazionale, gestire le ipoteche, gestire le procedure concorsuali, gestire le collezioni di opere d’arte, garantire una vecchiaia serena e dignitosa, ma anche risolvere le problematiche di gestione dei beni nelle crisi di coppia. Il Trust è nato in Inghilterra molti anni fa, nel periodo storico del Medioevo e prevede l’affido di uno o più beni a un soggetto di fiducia (il trustee) in modo che egli gestisca con una determinata finalità e nell’interesse dei beneficiari, un insieme di beni. Successivamente il Trust ha trovato applicazione anche in Italia, a seguito della ratifica della Convenzione dellìAja del 1° luglio 1985 e dopo l’introduzione dell’articolo 2654-ter. Come accennato si tratta quindi di uno strumento giuridico molto antico, ma che per una serie di motivi non ha ancora trovato grande attenzione in Italia, ma le potenzialità sono davvero elevate. Ma come si compone un Trust? Innanzitutto ci sono uno o più persone fisiche o giuridiche che, date alcune specifiche esigenze, decidono di istituire un Trust. Questa figura è detta dispondente. Il Trustee invece è un professionista che cura il trust e le sue finalità, in tutta la sua durata. Ed infine c’è il benenficiary, ovvero una persona fisica o giuridica, o un insieme di soggetti determinati anche genericamente, che potrebbero non essere ancora esistenti al momento della creazione del trust e che sono, appunto, i beneficiari del trust. I beni che, successivamente alla costituzione di un Trust, vengono trasferiti al Trustee possono essere di varia natura: titoli, immobili, denaro, opere d’arte, auto e beni mobili registrati in genere, crediti. Tali beni sono definiti “segregati” nel senso che non potranno essere aggrediti dai creditori del Trustee o da chiunque vanti diritti sul Trustee stesso.
ALCUNE APPLICAZIONI DEL TRUST
Trust per la famiglia: Lo strumento del trust offre una valida alternativa al Fondo Patrimoniale, garantendo una segregazione patrimoniale che perdura nel tempo, ma soprattutto oltre il vincolo del matrimonio. La flessibilità e versatilità del trust garantiscono anche i rapporti patrimoniali nelle moderne famiglie “allargate” frutto di molteplici legami matrimoniali, dove la complicanza dei rapporti e la pluralità dei soggetti potrebbero generare conflitti.
Trust per i soggetti deboli: rappresenta un’interessante soluzione al problema del “dopo di noi” ossia come garantire ai figli diversamente abili un’adeguata assistenza quando i genitori non saranno più in grado di occuparsene. I familiari del soggetto da assistere, con la consapevolezza della necessità che il loro caro sia adeguatamente sostenuto per tutta la durata della sua vita, sono disposti a destinare un patrimonio a tale finalità, ma non sono disposti a farlo direttamente ad un Ente assistenziale. Infatti tali enti andrebbero ad “incamerare” in modo indistinto nel proprio patrimonio i fondi destinati al soggetto debole con il rischio che possa addirittura estinguersi in caso di gestioni economiche non adeguate.
Trust d’investimento o di garanzia: ha finalità commerciali o finanziarie e può essere utilizzato per l’alienazione di cespiti, quale garanzia dell’attuazione di un patto parasociale, come garanzia del rientro di un finanziamento a fronte del quale è stata iscritta ipoteca volontaria su un bene immobile.
Il trust di investimento è risolutivo per veicolare e gestire risorse finanziarie provenienti da numerosi disponenti con la finalità di assicurare un reddito ai beneficiari.
Trust di protezione patrimoniale: Il Trust protegge la casa e i beni della famiglia dalle imponderabili vicende della vita legate principalmente all’attività lavorativa dei genitori o dei figli. La condizione imprescindibile nel valutare l’efficacia dell’istituzione di un trust in questo caso è che i Disponenti, cioè i soggetti che dispongono i beni in trust, non abbiano pregresse situazioni debitorie insanabili.

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