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Stampare on-line per aiutare il parto in Angola. Mediagraf donerà infatti all’ong Medici con l’Africa Cuamm il 3% di tutti gli ordini ricevuti entro il 31 gennaio 2016 sul suo portale di stampa digitale on-line Printbee.it. La somma raccolta aiuterà il Cuamm nell’Ospedale di Chiulo, nella Provincia di Cunene, in Angola, all’interno del programma del Cuamm “Prima le mamme e i bambini”.
“L’idea di Un orto in città, racconta Abdou Yabrè, dell’Associazione di migranti burkinabè Abreer di Reggio Emilia – è nata nel 2010 quando è cominciata la crisi economica e molti di noi hanno perso in lavoro. Allora ci siamo riuniti e su una cosa tutti eravamo d’accordo: dovevamo trovare una strada che potesse darci l’opportunità di reintegraci nel mondo del lavoro in Italia e, allo stesso tempo, di poter tornare nel nostro Paese di origine con un progetto professionale e di vita”.
Mangini conferma la centralità della responsabilità sociale nelle proprie strategie aziendali: on line il nuovo blog Mangini Think Greener
Filippa Lagerback è testimonial d’eccezione della campagna lanciata in occasione della Festa della Mamma di CBM Italia Onlus, la più accreditata Organizzazione Non Governativa nella lotta alla cecità evitabile nei Paesi in Via di Sviluppo.
NEL MONDO CI SONO PIU’ DI 1 MILIARDO DI PERSONE MALNUTRITE. FRA QUESTE, 26 MILIONI SONO BAMBINI SOTTO I 5 ANNI
Il testo, gli audio e i video delle relazioni presentate al convegno organizzato per i 10 anni della ONG.
La nuova dimensione del viaggio – La Webzine 2.0 dedicata al turismo, all’avventura e al viaggio
Sabato 27 febbraio, ore 18 alla bottega equo solidale “Domus Aequa” -Via S. Eufemia 9 – Roma.
Attorno al fuoco con gli Acholi è il titolo della mostra fotografica allestita a scopo umanitario a Cupra Marittima, dal 06 dicembre al 06 gennaio presso la Galleria Marconi in c.so Vittorio Emaneule 70. L’installazione si compone di circa 70 foto inedite sulla vita nei campi profughi del nord Uganda, esposte per raccogliere fondi da destinare alla tribu’ degli Acholi, in particolare per i progetti che l’Associazione Casa della Speranza sta realizzando nella parrocchia di Atanga distretto di Pader. La mostra fotografica sarà inaugurata domenica 06 dicembre alle ore 15:00 dal vescovo della diocesi di San Benedetto del S.E. Gervasio Gestori e dal Presidente della Provincia di Ascoli Piceno Piero Celani, ed è organizzata con il patrocinio della Provincia di Ascoli Piceno, del Comune di Comunanza e del Comune di Cupra Marittima.
La capitale del turismo italiano ed europeo in Africa: forse tra la metà degli anni Novanta e l’inizio del nuovo secolo il Kenia era diventato la maggiore attrattiva nel “continente nero” per un gran numero di turisti; ci pensarono poi i conflitti civili a raffreddare la febbre per il Kenia ma ancora oggi lo stato, e soprattutto la città costiera di Malindi, è una destinazione di sicura presa.
Malindi sorge nel breve tratto in cui il Kenia si apre al mare (precisamente all’Oceano Indiano): è una città di media estensione con una popolazione di poco superiore ai centocinquantamila abitanti (la quarta per grandezza della nazione ma niente a che vedere con la popolazione della capitale Nairobi, quattro milioni e mezzo di abitanti).
La storia antica della città è ancora oggi avvolta nel mistero: si deve andare dietro fino all’ottavo-nono secolo per trovare i primi insediamenti umani nella zona: popolazioni, probabilmente di etnia bantu, che avevano occupato tutta la zona costiera impiantando rudimentali forme di coltivazione dove il fiume Galena provvedeva in abbondanza al rifornimento di acqua per le terre. Le prime notizie documentarie sicure sono però databili solo all’inizio del quattordicesimo secolo nel momento in cui tutta la regione era abitata da popolazioni Swahili (nate dall’incontro e dalla fusione tra gli arabi e i Bantu autoctoni) che vi avevano trovato un ottimo punto da cui far partire un fitto sistema di comunicazioni commerciali con l’esterno. Documenti di provenienza cinese testimoniano dell’arrivo nella città di navigatori provenienti dal paese del Sol Levane e dell’instaurarsi di un fattivo scambio che porterà addirittura al dono di una giraffa da parte delle popolazioni di Malindi ai nuovi “clienti” cinesi. Quasi cinquant’anni dopo anche gli europei che volevano aprire nuove strade di comunicazione verso l’Oriente fecero tappa a Malindi: Vasco da Gama fu uno di questi e probabilmente senza il saggio consiglio sulle rotte da tenere dato dai locali difficilmente avrebbe potuto raggiungere l’India.
Già all’epoca a Malindi funzionava un importante porto che rivaleggiava aspramente con quello di Mombasa (più a sud di circa un centinaio di chilometri). Le attività mercantili ebbero il loro apice quando iniziò la tratta degli schiavi: essi venivano trasportati in città dall’interno via fiume o da nord attraverso la strada carovaniera che arrivava dal Kenia settentrionale; una volta arrivati erano scambiati nella piazza centrale e poi imbarcati verso le rispettive zone di destinazione. Si hanno testimonianze sicure del fatto che ancora a fine Ottocento la pratica era abbastanza diffusa: arrivò poi l’occupazione britannica che stava costruendo un grande Impero in Africa, dall’Egitto al Capo di Buona Speranza, e con essa lo spostamento delle attività economiche verso le coltivazioni intensive di prodotti da piantagione. Gli inglesi restarono nel paese fino al 1963 dopo che per vent’anni la protesta dei Mau Mau (i nazionalisti indipendentisti keniani) si era opposta alle loro pretese; all’atto della nascita della Repubblica Keniana Malindi era ancora uno dei porti principali dello stato.
Oggi la città ha sensibilmente modificato il suo profilo economico spostandosi verso le attività turistiche, tanto che la seconda lingua più frequentemente parlata è proprio l’italiano dei molti turisti che vi passano le vacanze.
Uscendo dai tanti villaggi vacanza per dirigersi verso le altre città del Paese si incontra un sistema viario abbastanza disastrato e spesso strade senza asfalto; l’aeroporto di Malindi è l’Aeroporto Nazionale che attua prevalentemente un servizio di navetta verso Nairobi e ospita i numerosi voli charter con a bordo i turisti europei.
Le lingue ufficiali di Malindi sono lo swahili e l’inglese, la moneta ufficiale è lo Scellino Keniota; per gli affari diplomatici a Malindi è presente un vice console onorario che si trova nel Sabeki centre in Lamu Road, P.O. Box 704.