Amore, morte e ossessione: ‘Abbracci spezzati’ di Almodovar

Un triangolo di passione, tormentato e sensuale. Un incidente che spezza gli abbracci e fa calare il buio sul personaggio principale, lo sguardo perso come metafora del cinema e della recente storia della Spagna. Il 6 novembre torna nelle sale italiane Pedro Almodovar con il suo nuovo film Los Abrazos Rotos – Gli abbracci spezzati, molto applaudito al recente Festival di Cannes.
L’amore lacerante – Los Abrazos Rotos è la storia di Mateo Blanco, ex regista diventato cieco in seguito ad un grave incidente. La perdita della vista ha rivoluzionato la vita di Mateo, che ha lasciato il cinema per fare il romanziere e firmare le sue storie con lo pseudonimo di Harry Caine. Pieno di forza vitale, Mateo non ha rinunciato a condurre un’esistenza creativa ma non riesce a liberarsi dai fantasmi del passato, dall’amore tragico che ha vissuto e che racconta a Judit, la produttrice che si prende cura di lui, e a so figlio Diego.

Il puzzle dei ricordi – Un po’ alla volta Mateo ricostruisce la sua vita passata per mezzo delle immagini, impresse su pellicola e scomposto in un puzzle che corrisponde alla marea dei ricordi. Il menage-a-trois di passione, ossessione e potere che lo ha coinvolto insieme alla affascinante Lena e al ricco Ernesto Martel, è una storia interrotta che ha visto la morte metaforica di Mateo e Lena, ma mai veramente terminata. Ancora un grande melodramma da Pedro Almodovar, che ricompone il puzzle della memoria con citazioni dai classici del cinema, tra cui un doveroso omaggio a Roberto Rossellini.