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La tristezza è l’emozione che per eccellenza richiama i ricordi del passato con l’unico obiettivo di alimentare l’emozione stessa.Chi “soffre” di tristezza non percepisce consapevolmente questo meccanismo della mente di richiamare ricordi dolorosi e eventi del passato dalla tinta grigia. La tristezza per sua definizione non è una malattia, ma è uno stato d’allerta riguardo episodi della vita che a lungo termine possono condurre alla depressione.In questo stato d’animo la persona si scontra con i propri limiti, i desideri vengono messi a dura prova e le aspettative personali vengono aggredite dai dubbi dell’insuccesso: rievocare ricordi passati legati a fallimenti, quindi, non è che un modo inconsapevole di alleviare il dolore di un’aspettativa difficile da accettare. Questa però non può considerarsi una soluzione!
L’amarezza nella Cronogenetica è considerata la quarta emozione negativa d’imprinting e colpisce il 12,43% delle persone italiane che hanno effettuato il percorso*.
“Prima della pulizia emozionale con la Cronogenetica fondavo la mia sicurezza sull’accettazione di una personale solitudine. Ora comprendo che ciò che consideravo la mia forza – respingere la paura – era invece il mio grande limite”.
Questo intervento riassume in forma di sintesi l’auto-consapevolezza che una persona sviluppa quando intraprende il percorso Cronogenetico* per risolvere la paura.
Il Senso di Colpa è l’emozione più vissuta da noi italiani ed è legata ad una incapacità di determinare i proprio obbiettivi di vita.
Una persona su tre* soffre del senso di colpa, la cui origine, per la persona, è difficile da individuare.Senso di colpa è quando sentiamo l’innato impulso di fare come dicono gli altri. Spesso tralasciamo di iniziare eo concludere impegni personali dando priorità a quelli degli altri e questo con un sincero desiderio di soddisfare i loro bisogni.
La rabbia è per definizione la tipica reazione alla frustrazione e alla costrizione a livello fisico e/o psicologico.
Per la Cronogenetica “la rabbia caratterizza le persone che hanno intuizioni vincenti, ma che poi non sfruttano per averle sottomesse al vaglio della ragione”. Per comprendere appieno questa definizione bisogna prima comprendere la natura della rabbia.