La Festa di Piedigrotta è stata, fino agli anni ’70, uno degli eventi più pittoreschi e amati di tutta la tradizione napoletana. È grazie a tale festa che canzoni come “Fenesta vascia”, “Michelemmà” o la celeberrima “O’Sole mio” hanno fatto varcato i confini dello spazio e del tempo. Ma quali sono le origini di questa celebrazione? Dove si celebrava in origine e perché? Per rispondere a queste domande dobbiamo fare un salto nel tempo che ci riporta ai tempi dei nostri antenati Romani.Le origini della festa di Piedigrotta infatti risalgono alle antiche celebrazioni dei Baccanalia, antichissimi riti in onore del dio Priapo. Uomini e donne si incontravano in una oscura galleria detta Crypta Neapolitana per celebrare i riti orgiastici della fertilità, di fronte al simulacro del dio Priapo, accompagnati da musica e da sfrenate danze. La galleria, che la leggenda vuole sia stata scavata dal poeta e mago Virgilio in una sola notte, è in realtà un tunnel utilizzato per spostare velocemente le truppe romane da Napoli ai Campi Flegrei. L’avvento del cristianesimo non poté spezzare però una tradizione vecchia di millenni e così al posto del sacrario del Dio Priapo, ad essere onorata fu la statua della Madonna di Piedigrotta, custodita nell’omonimo santuario che andò a sostituire l’antico altare di Priapo.