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La saga del bimbo appeso era una bufala

La saga del bimbo appeso a un pallone aerostatico che per ore giovedì scorso ha tenuto col fiato sospeso tenuto milioni di americani incollati al televisore e mobilitato le autorità del Colorado è stata soltanto una messinscena. Llo ha spiegato lo sceriffo della contea di Larimer Jim Helderden. “E’ stata una trovata pubblicitaria da parte della famiglia Heene: speravano di attirare l’attenzione su uno show televisivo”, ha detto lo sceriffo.

Stando a quanto riferito dalla polizia di Fort Collins, dunque, si trattava soltanto di una trovata pubblicitaria per lanciare un nuovo reality televisivo. Sulla vicenda, poco dopo aver scoperto che il bimbo era in soffitta e non si trovava sulla mongolfiera, era sorti subito dubbi e perplessità. La famiglia, del resto, era nota per aver partecipato ad altre trasmissioni tv e il padre del ragazzo si era già distinto per altre trovate stravaganti.

Tutto era iniziato giovedì quando dopo aver seguito per due ore e mezza l’odissea di una mongolfiera artigianale che vagava per il Colorado, l’America ha tirato un sospiro di sollievo nello scoprire che il bambino che si temeva fosse a bordo era in realtà nascosto in casa. Ma è stata proprio una curiosa risposta del piccolo Falcon Heene di 6 anni alla Cnn che ha fatto drizzare le orecchie ai telespettatori e agli investigatori. Quando il giornalista gli ha chiesto perché non avesse risposto ai richiami di chi lo cercava ha candidamente risposto guardando il padre “mi avevi detto che lo facevamo per lo show”.

Richard Heene si era affrettato a giustificare la bizzarra risposta del figlio dicendo che si stava confondendo con i giorni in cui erano impegnati nelle riprese di ‘Cambio moglie’ e quando il reporter ha insistito ha reagito piccato. “Dopo tutto quello che ho passato” ha detto, “temo che voi stiate cercando di insinuare qualcosa”. La polizia che in un primo tempo aveva detto di non valutare l’ipotesi di una messinscena, ha convocato una riunione proprio per dicutere delle dichiarazioni di Heene e del figlio.

Miloni di persone avevano assistito in diretta tv dell’inseguimento della mongolfiera per poi stupirsi di fronte all’esito finale: nessun bambino nel pallone. Una scoperta che poteva voler dire solo due cose: Falcon non era mai salito a bordo della mongolfiera della famiglia Heene oppure che fosse caduto durante il volo. La vicenda ha impegnato l’ente per l’aviazione civile che ha rintracciato sui radar il pallone aerostatico e ha avvertito l’aeroporto internazionale di Denver.

I maggiori network americani hanno seguito in diretta il volo della mongolfiera che fluttuava a 2 mila metri d’altezza e a 50 cilometri l’ora attraversava il Colorado. Un ultimo allarme da alcuni testimoni oculari che giuravano di aver visto cadere dalla mongolfiera una scatola dove forse poteva essere il bambino. La scatola c’era ma fortunatamente ancora nella soffitta della famiglia Heene con il bambino dentro, sano e salvo.

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