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“Ho della verità un concetto aristotelico e preferisco scrivere un ritratto vero con aneddoti falsi che un ritratto falso con aneddoti veri” I. Montanelli.Quando succede manca il fiato ed il cuore arresta il suo battito per un secondo ma in quell’istante si respira tutto il sapore del vuoto. E’ il panico che mi assale ogni volta che penso al futuro e come me ci sono le migliaia di operai Fiat di Torino che si sentono sospesi nel continuo balletto di promesse non mantenute, di ricatti e di cassa integrazione. Non avendo lavorato con un contratto stabile ma a progetto non ho ammortizzatori sociali e le bollette si susseguono inesorabili provocando emorragie al conto corrente. Come l’Uomo della folla di Edgar Allan Poe provo un forte disagio alla solitudine della stanza vuota riempita solo dal televisore con i suoi programmi replicati dal decoder e dall’unica finestra che si affaccia sul cortile deserto di figure umane. Quando vengo colto dal panico frequento il centro commerciale. Qualsiasi centro commerciale come il Lingotto va benissimo perché c’è molta gente e la musica dagli altoparlanti. Al bar dei croissant superlativi ho incontrato Pamela. Molto graziosa e dagli occhi penetranti che con la sua laurea in matematica si mantiene facendo sostituzioni nelle scuole. Mi chiama il “vecchio satiro” per la mia abitudine di provarci sempre. Al suo fidanzato, presunto agente immobiliare, sono invece cordialmente antipatico. Pamela si è trasferita in un nuovo locale di soli 25 metri quadri. Non riusciva più a mantenere l’appartamento precedente per le forti bollette del teleriscaldamento che avevano triplicato la spesa del gas a metro cubo e per l’affitto che era aumentato oltre l’Istat mentre il suo salario era precipitato in caduta libera. Il monolocale è piccolo e grazioso ma andava completamente arredato. Qualunque giovane o chiunque sia a basso reddito come la media dei cittadini italiani, per rendere abitabile la sua proprietà si reca all‘Ikea Italia in uno dei suoi fornitissimi magazzini. Aveva deciso che sarei stato il suo facchino così mi invitò il sabato successivo per andare a fare degli acquisti. Se non hai un auto a disposizione come nel nostro caso, per raggiungere il Centro di viale Svezia a Collegno devi prendere la Metro fino al capolinea alla fermata Fermi e poi cercare la navetta azzurra come il pulmino dei portatori di handicap del servizio Givoletto-Torino numero 87, dove a bordo dovete fare un biglietto per Alpignano Stazione che viene obliterato a mano dal conducente al costo di 1.40€ da aggiungere a quello della metropolitana. Il magazzino Ikea è immenso e già alle 9.45 apre al pubblico. Ai piani superiori inizia il percorso obbligato tra uno stand e l’altro per scegliere i mobili che sono identici a quelli del catalogo che ti arriva a domicilio. Pamela aveva delle idee precise sugli acquisti da fare e un budget limitato. Confermai la sua scelta per il letto Beddinge ma le consigliai il materasso più confortevole della serie Havet. Alla fine del giro avevo caricato sul carrello il mobile Elga Aneboda con porte in materiale plastico leggere ma lunghe due metri per il bagno ed una serie di arredi in legno solidi e quindi pesanti della serie Hemnes quali libreria, cassettiera e tavolo tv. La scrivania Moses ed il materasso ci sarebbero stati consegnati dal magazzino. La struttura del letto dal peso di 35kg e lunga più di due metri era invece nel reparto self service. Per quale motivo? Pamela si divertiva moltissimo mentre mi sforzavo di apparire disinvolto evitando di travolgere la folla degli avventori con la pila di pacchi che minacciava di cadere ad ogni curva. Quando avete tanti articoli fatevi furbi ed andate dal magazziniere al banco e chiedete una stampa dei prodotti scelti con codice e posto vendita dove saranno indicati scaffali e postazioni numerate in ordine progressivo. Il personale è sempre molto gentile come l’impiegata Rosanna P. e lavora a rotazione fino alle 22 con contratti part time che rendono elastico sia l’orario che la busta paga. Alle casse la cifra spesa superava la disponibilità del Bancomat così Pamela dovette pagare con assegno e di conseguenza sottoporsi ai controlli contabili di rito allungando la fila. Non avendo un auto di sua proprietà, per avere i mobili a domicilio scelse il servizio di Trasporto Espresso che costa 69€ e la merce viene consegnata al piano anche senza ascensore. C’è una lunga fila da fare alla sala d’aspetto dopo le casse dove sul display elettronico viene segnalato il tempo di attesa come in aeroporto. Con questo servizio verrete avvisati mezz’ora prima della consegna che avviene di regola il giorno successivo. Ricordatevi che in caso di Vostra assenza dovrete ritornare al magazzino che si trova fuori città, fissare un nuovo appuntamento e corrispondere il costo dell’intero servizio. La mia abilità manuale è scarsa ma credo anche per la maggior parte di coloro che acquistano in Ikea. Nella sala di attesa c’erano diverse persone sedute per restituire il pacco da montare o per cercare una soluzione alternativa. Per avere un lavoro fatto a regola d’arte chiedete come Pamela il montaggio al Vostro domicilio che viene valutato in base al valore dei mobili acquistati e che costa sui 100€. Se volete giocare al falegname con un mobile Tv sono completamente daccordo con Voi ma se avete un armadio a tre ante dove già nelle istruzioni viene richiesta la presenza di almeno due persone ed oltre ai cacciaviti anche una chiave inglese forse è meglio prendere il lavoro sul serio. Quando siete agli stand, per quanto in modesto trucciolato i mobili sono belli e molto confortevoli. A casa Vostra però portate un mucchio di legname da assemblare ed il risparmio che caratterizza l’Ikea verrà vanificato da ore passate a maledire le istruzioni e la vostra busta paga che non vi consente di acquistare dei mobili già montati. Le persone che si sono presentate a casa di Pamela erano due rumeni silenziosi ed efficenti che con un cacciavite elettrico hanno costruito in due ore libreria e cassettiera da 6 Hemnes, scrivania Gustav e tavolo Bjursta, una sedia Moses e poltrona Tullsta, il divano letto Beddinge a tre posti e l’armadio Elga a due ante, lasciando un verbale di montaggio impeccabile. Ricordatevi che i mobili sono di uso quotidiano e fatti per durare, non possono crollare come i pezzi di un puzzle. Mettete da parte il Vostro ego, rinunciate al bricolage casalingo evitando una brutta figura e di tornare single. Rainbow7
Tags: Catalogo Ikea, Centro Commerciale Ikea, Comune di Collegno, Comune di Torino., Lavoro in Ikea, lavoro precario, Mobili Ikea
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