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Di recente ho proposto la recensione de Il trono di spade, il primo romanzo delle Cronache del ghiaccio e del fuoco di George Martin.O meglio, della metà del primo romanzo, visto che la Mondadori, nella sua infinita saggezza, ha deciso di dividere il libro originario in dueparti.Ovviamente la prima terminava in modo monco, e altrettanto ovviamente coloro a cui è piaciuta hanno dovuto poi comprarsi anche il resto del romanzo, sarebbe a dire Il grande inverno, oggetto della recensione odierna.Sto apprezzando molto Martin, e anzi, ad essere onesto, era da quando lessi i vari i Howard, Tolkien, Feist, Ende e altri che non mi trovavo di fronte a uno scrittore fantasy di così buona qualità (al contrario, i vari Erikson, Lewis, Salvatore e Donaldson mi sono piaciuti di meno).Non è un caso dunque che Martin abbia moltissimi fan…Quanto al genere di fantasy (eitchetta dietro cui si nasconde tutto e il contrario di tutto), Martin non sta nel dal lato fiabesco di Tolkien o di Ende, ma nemmeno da quello epico-magico-sanguinolento diHoward o di Eddison.Il suo focus, difatti, è di tipo diplomatico-relazionale-strategico.Anzi, ad dirla tutta nella prima parte del romanzo non vi era alcun elemento fantastico, mentre ne Il grande inverno inizia a vedersi qualcosa…Altra caratteristica di Martin: non c’è un solo protagonista, ma vi sono tanti personaggi importanti, ognuno a suo modo “tifabile”… anche se c’è sempre il rischio di vederlo morire un paio di pagine più avanti, visto che i suoi romanzi sono piuttosto cinici e niente affatto scontati…Ad ogni modo, per me Martin è un grande scrittore, e diventa irrinunciabile per gli appassionati del genere fantasy-epico.
Fonte: http://libriromanzi.blogspot.com/2010/11/il-grande-inverno-cronache-del-ghiaccio.html
Tags: casa editrice, editore, fantastico, fantasy, il grande inverno, il trono di spade, letteratura, libri, martin, narrativa, romanzi
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