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Dal produttore al consumatore, la filiera del vino

Il vino italiano è uno dei prodotti più apprezzati nel bel Paese ed all’estero.
La consumazione e la qualità del vino in Italia è in continua crescita, da nord a sud aumentano le aziende che producono vini autoctoni, valorizzando il territorio di provenienza e fregiandosi dei marchi DOP e IGP.
Il costo del prodotto finale è sicuramente più alto rispetto al passato, anche per la migliore qualità del vino di oggi, delle attrezzature innovative, dell’aumento delle materie prime che servono per produrlo ed imbottigliarlo.
L’evoluzione della qualità del prodotto, non è stata altresì seguita dall’innovazione della commercializzazione e marketing. Oggi, molti produttori utilizzano una filiera molto articolata per la vendita del proprio vino; infatti spesso hanno rappresentanti di zona che pubblicizzano tali prodotti nei ristoranti, bar, enoteche e qualche privato che può permettersi bottiglie con costi sicuramente più alti. Ma questa purtroppo non è la filiera definitiva per il consumatore, in quanto molti produttori si affidano ad agenzie di pubblicità che a loro volta hanno delle agenzia di zona che sono seguite dai rappresentanti di zona. Così facendo ci sono almeno tre-quattro passaggi della filiera dal produttore al consumatore. Fermo restando che queste aziende lavorano seriamente e quest’articolo non vuole sminuire la loro professionalità, ma vuole mettere in risalto l’aumento del costo del prodotto vino da quando viene prodotto a quando viene servito sulle tavole del cliente finale. Tale prezzo è maggiorato notevolmente e con il costo della Vita che aumenta ogni giorno e con l’incremento dei costi delle materie prime, c’è un innalzamento del prezzo della bottiglia, con il conseguente calo del consumo per determinate fasce di vino e quindi una riduzione dei guadagni dei produttori. Questo esempio è valido anche per tutti gli altri prodotti eno-gastronomici, ma risulta più evidente nella filiera del vino. Una soluzione alla riduzione di tale filiera ed un aumento nella quantità di bottiglie vendute, viene dalla tecnologia: Internet! Si, proprio la rete, oggi ha le capacità per far eseguire il salto di qualità ai produttori, spesso restii nei confronti di questa tecnologia. Così facendo i produttori potrebbero vendere a prezzi più bassi, ricavando la stessa somma che percepiscono dalla attuale vendita. E le aziende che commercializzano il vino ed i rappresentanti? Nella filiera, un passaggio intermedio è una prassi normale, come per tutti i prodotti, c’è il produttore, il distributore ed il cliente, pertanto queste figure possono sicuramente incrementare i propri introiti commercializzando su internet i prodotti, riducendo i costi di viaggio e rappresentanza ed aumentando il proprio bacino di utenza, visto che internet non ha confini. In questa maniera, si crea un risparmio per il cliente, un ampliamento delle zone di copertura ed i produttori che sono coloro che investono per la produzione possono contare su un aumento di capitale da destinare ad investimenti in favore della qualità del vino italiano. E le agenzie di pubblicità perdono il lavoro? Assolutamente No, infatti anche loro sono inseriti direttamente nella filiera subito dopo il produttore. Con una situazione del genere, aumentano i ricavi per tutti, visto che il margine aumenta, ma il parametro fondamentale è l’aumento di concorrenza che apparentemente sembra negativa, ma che nel tempo si traforma per una suddivisione di lavoro nelle zone di appartenenza, riducendo i costi di viaggio ed incrementanto il potere del proprio business grazie ad internet. Chi avrà un notevole vantaggio è senza dubbio il cliente, il quale beneficiando della riduzione della filiera sarà più incentivato nell’acquisto con un prezzo sicuramente inferiore. Ma come è possibile sponsorizzare su internet il proprio vino, per ridurre la filiera? Ogni azienda ha un sito web come vetrina e molti di essi hanno un e-commerce. La vetrina è sicuramente il biglietto da visita del nuovo millennio e per coloro che lo hanno realizzato secondo i requisiti dei motori di ricerca, hanno un surplus di visite che contribuisce notevolmente alla crescita della popolarità nel web. Per tutte le aziende che hanno un e-commerce, sicuramente hanno sostenuto un notevole esborso di denaro che continuamente richiede impegno per pubblicità ed affiliazioni varie. Un metodo per risparmiare tempo e soprattutto denaro è l’utilizzo di portali specializzati nel settore eno-gastronomico. Uno tra i più popolari e con un’innovazione importante è Vendita Prodotti Tipici http://www.venditaprodottitipici.eu che con la sua struttura permette gratuitamente di iscriversi e di inserire i propri articoli on line, senza investire un centesimo. Solo se il prodotto viene venduto, si sosterrà un costo proporzionale del valore venduto o se si vuole sponsorizzare l’articolo evidenziandolo nella pagina principale. Praticamente se non vendi non paghi! Un sogno per tutti coloro che hanno un sito e-commerce e che non riescono a farlo decollare, e che sono stanchi di dover incrementare le spese pubblicitarie. Spesso avere un sito e-commerce proprietario non è proprio così vantaggioso, ma in questo articolo si preferisce dar rilievo al fatto che una riduzione della filiera del vino, produrrebbe un aumento di consumo del cliente, un aumento di lavoro per le aziende e sicuramente una eguale o maggiore provvigione per chi lo vende.

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